Aveva ragione Corvino e torto io, Manuela e Prandelli: sarebbe stato giusto vendere Mutu nel settembre 2008.
Lui, loro, sapevano di molte cose che noi ignoravamo, o forse preferivamo non sapere perché il tam-tam dei tassisti fiorentini c’è sempre stato.
Non c’è nulla da fare, la partita è persa: quando uno si comporta come Mutu, vuol dire che è fuori dalla relatà, che non ha capito dove si trova, cosa ha ricevuto dalla gente ed il tradimento che sta infliggendo a chi gli vuole bene.
Peggio, molto peggio di Edmundo che se ne va al Carnevale con Batistuta rotto.
La notizia delle 12 di oggi è come aver preso un gol dal Bari in apertura di partita, con l’aggravante che non esiste più la possibilità di rimonta.
Tutto in queste ore passa in secondo piano, compresa purtroppo la festa ad Antognoni.
Non ci sono margini di ricucitura, ha perso la Fiorentina e abbiamo perso noi, senza avere nessuna colpa se non quella di essersi fidati di chi a quasi 32 anni non sa come comportarsi.