Per uscire da questa spirale estremamente pericolosa ci vuole un bel passo indietro di Corvino e di Mihajlovic, e uno in avanti di Andrea Della Valle, che deve tornare a fare il presidente, e dei giocatori, che devono prendersi le proprie grosse responsabilità per il disastro nell’anno solare 2010, almeno da fine febbraio in poi.
Cominciamo dallo sgombrare il campo da un equivoco di fondo che è ormai diventato (falsa) verità: nell’attesa della Cittadella non è affatto vero che i Della Valle abbiano tirato i remi in barca, che stiano vivacchiando o peggio ancora cerchino di rientrare di quanto speso.
Da gennaio ad agosto hanno speso più di venticinque milioni di euro tra Bolatti, Felipe, D’Agostino, Cerci e Boruc.
Il problema è come e per chi sono stati spesi questi soldi, perché siamo ancora alla ricerca di un terzino sinistro e dal gennaio 2009 (gennaio 2009!) di qualcuno che possa anche solo vagamente sostituire Gilardino, o meglio ancora affiancarlo con l’assenza di Mutu (gennaio 2010).
In compenso abbiamo 4 portieri e 4 ali destre, ci sarà in tutto questo qualcosa che non torna o rischio di finire anch’io nella black list di Corvino?
Ed eccoci al passo indietro che chiedo, penso invano, al nostro direttore sportivo: lui deve smetterla di parlare del passato glorioso, che tale è stato fino a Liverpool, cioè dieci mesi fa.
Non ne possiamo davvero più e in questo momento rende tutti ancora più nervosi.
Deve smetterla di considerare i giornalisti dei nemici, salvo ovviamente quelli che gli danno sempre ragione.
Dovrebbe dire: “Scusate, ho certamente sbagliato qualcosa, ma adesso chiedo una mano perché da questa situazione fangosa si esce tutti insieme e quindi abbiamo bisogno dell’aiuto di chiunque voglia bene alla Fiorentina”.
Dubito che lo faccia.
Quanto a Mihajlovic, definire confusa la sua gestione dei primi quattro mesi in viola è un eufemismo, ma, peggio ancora, non si vede un barlume di gioco, di idea di squadra.
Faccia un passo indietro anche lui e riparta dalle cose semplici: qui non ci sono fantasmi o nemici nascosti, il suo credito con il popolo viola è, nonostante tutto, ancora alto.
Infine i giocatori: l’avevo già scritto che volavano molto, ma molto basse, però evidentemente qualcuno si sente troppo furbo e così continuano ad arrivare notizie di avvistamenti notturni poco consoni al momento che la Fiorentina sta passando.
In borghese, evidentemente, si sentono dei leoni, ma in campo sembrano pecorelle smarrite e forse sarà bene organizzare delle riunioni con alcuni ex viola per far capire cosa sia stata davvero la contestazione a Firenze, visto che, povere anime, pare abbiano le ali tarpate da un’imprecisata paura.
O forse è solo la saturazione del rapporto, ma in questo caso sarebbe meglio che lo dicessero in tempo al ragionier Pachetti.
Chi è?
E’ quel signore che ogni dieci mese compila ed invia i bonifici dei loro lussuruosi stipendi.