Mi era piaciuto molto il ritiro viola a Cortina perché mi sembrava che dopo qualche anno di incomprensibile chiusura verso i tifosi, che sarebbero poi quelli che fanno girare tutto e permettono pure ai miei tre figli di crescere senza grandi problemi economici, ci fosse un’aria nuova.
I giocatori erano più disponibili, Mihajlovic addirittura se ne fregava delle regole e si faceva senza problemi qualche giro in più di autografi, foto, chiacchiere.
A distanza di più di due mesi da quei giorni mi pare che il tutto sia un po’ svaporato: gli allenamenti continuano ad essere blindati (ma non si potrebbe concederne almeno un paio al popolo viola?), l’idea di far partecipare giocatori e staff tecnico alle feste dei club messa in cantina.
Eppure, soprattutto in una stagione senza coppe come questa, ci sarebbe un enorme bisogno del contatto affettuoso tra la Fiorentina e la sua gente, che non aspetta altro di poter interagire con il terminale della propria passione.
E’ davvero così difficile arrivarci?