Ci sono i calcioni a Balotelli, gli sputi all’Europeo, ma anche i diversi assegni staccati un po’ per tutti, a cominciare dagli ospedali pediatrici romani.
E ora ci sono queste rose rosse inviate in Campidoglio con una dedica: a Sakineh.
Sakineh, per chi non lo sapesse, è la donna iraniana che ieri si è presa 99 frustate perché fotografata senza velo (ma pare non fosse lei e anche se lo era la condanna è ripugnante) e che ogni mattina si sveglia pensando che quella sia la ultima mattina, perché da lì a poco sarà lapidata per adulterio, ovvero per “relazioni illecite con due uomini, dopo la morte del marito”.
In questo caso Totti, ma anche Ranieri che ne ha parlato esplicitamente, è arrivato prima di tanti altri, a cominciare dal nostro Presidente del Consiglio che mi pare silente sull’argomento.
Per rappresaglia l’agenzia di Stato iraniana Irna, ha deciso di boicottare per un mese ogni notizia riguardante l’A.S. Roma e c’è da chiedersi come faranno a resistere a Teheran senza informazioni su Vucinic e Brighi.
Sarà durissima per loro, intanto io un applauso a Totti quando viene a Firenze glielo farò certamente perché questi gesti valgono molto più di un gol.