Piccole soddisfazioni della vita: molte persone in Versilia mi hanno rimproverato perché non abbiamo trasmesso le amichevoli della scorsa settimana.
Sbagliando, ho risposto che pure l’anno scorso era stato così, ma facevo confusione, perché mi ero scordato che una mattina alle 6.30 chiesi un ultimo strappo ai ragazzi e alla fine trasmettemmo tutto.
Questa volta no, abbiamo staccato…addirittura una settimana e, posso dirlo?, il Pentasport, l’Anteprima Pentasport, Viola nel cuore e le Pillole mi sono mancati.
Malato di lavoro?
Può darsi, anzi via siamo sinceri: sono certamente malato di lavoro, che è poi la mia passione e a sei settimane dai 50 anni sarà bene essere onesti con se stessi e con le proprie debolezze.
A casa Guetta sono ormai rassegnati, mi lasciano fare, anche se palesano ogni tanto una più che giustificata preoccupazione.
Perché onestamente al momento lo scenario futuro più probabile è quello di vedermi settantenne chiedere a qualche misericordiosa testata di scrivere ancora venti righe sull’amichevole della Fiorentina, oppure ansimare in qualche commento radiofonico con ritmi alla Socrates.
Io replico convinto che non sarà così, esattamente come costruisco ipotetici e invalicabili ostacoli mentali davanti all’idea di perdere il capo, lasciando tutto e tutti, per qualche fanciulla più giovane di almeno una ventina d’anni, sport che pare ultimamente vada molto di moda tra i miei coetanei.
Vedremo come andrà a finire, ma spero vivamente di avere ragione io e prego sempre le persone che mi vogliono bene di avvertirmi dell’eventuale scadimento generale.
Comunque sia, si riparte con lo stesso entusiasmo del 1 settembre 1979, quando andò in onda la sigla del primo Pentasport.