Per ragioni lavorative sono abbonato a tre dei quattro canali tematici calcistici (indovinate un po’ quale manca…) e devo dire che Milan Channel è quello dove passo più tempo.
Non che abbia motivi di particolare antipatia verso i rossoneri, anzi Rivera mi faceva impazzire.
E’ che quando sono in difficoltà mi diverto a vedere Mauro Suma, che si dà sempre delle arie da gran giornalista e fa il piacione con le colleghe in studio, arrampicarsi sugli specchi pur di difendere l’indifendibile non perdendo mai l’occasione di sparare bordate velenose e piene di rabbia sull’Inter.
Ha sparato a zero più volte e in più occasioni anche contro la Fiorentina, ma per l’inconsistenza degli argomenti più che farmi incavolare mi faceva divertire.
Alcuni amici milanisti mi dicono che sia inviso a parecchi dei suoi stessi tifosi e ogni volta che lo vedo schiumante di indignazione verso chi contesta Galliani o il SuperPresidente mi verrebbe voglia di recuperare e trasmettere le registrazioni di quando ho guidato la redazione sportiva di Canale Dieci: in confronto a Suma ero un misto tra Travaglio e Santoro per spirito critico.
Ma sto divagando e voglio tornare ad un altro motivo della mia permanenza da spettatore su Milan Channel.
A parte le giornaliste molto attraenti, ci sono degli straordinari filmati dei campionati passati che mi fanno letteralmente impazzire.
In questo momento è in onda tutto il campionato rossonero 68/69, quello del nostro secondo scudetto ed io ho avuto un’autentico e temo patetico attacco di nostalgia.
Fantastico il calcio in bianconero, quello dei numeri dall’uno all’undici, delle partite tutte insieme alla stessa ora, della tanta radio e della poca televisione, dello struggimento in attesa di un risultato che aspetti.
Non si tornerà più indietro, ma mi sono emozionato per Ferrini e Pizzaballa, lo scarsocrinito Cella dell’Inter e il campo del Varese perennemente imbiancato ai lati.
In una luna-park così bello si può sopportare pure Suma, che tra l’altro è anche preparato, che fa il commento quando manca l’audio originale della Domenica Sportiva.