Pare che Nostro Signore sia discretamente scocciato per le richieste di intervento che gli arrivano dall’emisfero occidentale, più precisamente da quella che nel Regno dei Cieli consideravano la culla della civiltà: Firenze.
A distanza di pochi mesi Dio dovrebbe astenersi anche solo per un minuto dalle sue molteplici attività per occuparsi nuovamente dei destini di un povero giovane in piena salute, ma in preda ad un dubbio mistico: meglio giocare in una squadra che non vincerà mai lo sudetto e guadagnare 1.200.000 euro l’anno o andare in una delle squadre più potenti del mondo e prendere il doppio dei soldi?
Stanno premendo un po’ tutti tra le nuvole, santi peruviani compresi, ma ancora l’Altissimo non ne vuol sapere di dispensare la sua saggezza, poiché ricorda a tutti i sottoposti di essersi già espresso sull’argomento nell’estate scorsa.
Ma io se fossi Dio (come cantava un indimenticabile Gaber), sarei “invulnerabile e perfetto” e quindi scenderei sulla Terra per “appiccicare al muro” diversa gente, e tra i primi ci sarebbe chi mi ha chiamato in causa per queste penose vicende.