Ormai tutti, ma proprio tutti parlano di Prandelli, compresi sedicenti “uomini di calcio/mediatori” che ormai non sanno più come muoversi per avere un minimo di visibilità nel grande circo mediatico.
Il perché uno senza aver mai combinato assolutamente niente si definisca “uomo di calcio” è un mistero, ma tant’è, ormai siamo abituati a sentire di tutto.
Ognuno ha la sua verità, la sua fonte a cui abbeverarsi per informare, secondo lui/lei, il pubblico.
Ebbene, io queste fonti non ce le ho e lo confesso senza problemi, preferendo la verità al millantato credito.
Ma non accetto che, come ho già scritto, si provi a screditare l’operato del migliore allenatore della Fiorentina che abbia conosciuto nei miei trenta e passa anni di vicinanza profesionale alla Fiorentina.
Perché pure questo sta succedendo, che si cerchi di sminuire i meriti di un tecnico eccezionale e di grande spessore anche come uomo.
Chiaro: la Fiorentina è esistita prima di Prandelli ed esisterà pure dopo, ma una cosa sarà bene che tutti si mettano bene in testa: qualsiasi allenatore dovesse arrivare dopo di lui, sarebbe per un bel passo indietro per tutti.