Sono talmente soddisfatto dell’operato invernale di Corvino, ovviamente se arriva Bolatti, da sorvolare su alcune sue piccole bugie a proposito di Castillo.
Tipo quella che sarebbe rimasto certamente o che non avrebbe esultato al gol perché arrabbiato coi giornalisti brutti sporchi e cattivi che lo avevano criticato.
Tre erano le cose che non mi tornavano in estate e tre, se arriva Bolatti, sono state le correzioni di Pantaleo: un difensore che non fosse uguale a a Dainelli e Kroldrup, un altro centrocampista al posto del partente Kuzmanovic, Castillo, secondo me inadatto al ruolo di vice Gilardino.
In più c’è stata anche una grande “corvinata”, e allora davvero più di così al ds, ma anche alla proprietà, era difficile chiedere.
Su Bolatti, che confesso di non aver mai visto giocare, ci sono già le prime critiche: è lento, dicono, troppo lento per il campionato italiano.
Poi, se non dovesse arrivare, ci sarebbero montagne di critiche, “perché lui era certamente l’acquisto giusto per la Fiorentina”.
Intanto si sta smontando la guerra tra la società e il comune, con buona pace di quelli che a caldo, anche nell’etere e non sapendo affatto come erano andate le cose, erano partiti a testa bassa accusando “la classe politica di immobilismo” e il Comune di “essere contro la Fiorentina”.
Che peccato, adesso dovranno inventarsi qualcosa di nuovo per riempire le trasmissioni.