Bisogna essere sinceri: il gol non era proprio impossibile da fare, ma sul tiro di Montolivo Castillo è scattato prima degli altri e per questo si è trovato da solo col pallone tra i piedi davanti alla porta sguarnita.
Cioè bisognava essere lì al momento giusto nel posto giusto.
E prima aveva fatto un paio di cose interessanti: le perplessità restano tutte, ma stavolta ha avuto ragione lui e poi, se farà ancora bene, io sarò felicissimo di essermi sbagliato su uno dei tre punti critici di cui parlo da fine agosto.
Abbiamo vinto una gara fondamentale per la corsa al quarto posto, l’abbiamo vinta giocando una gara viziata dalle tantissime assenze e trascinati da un Montolivo ancora strepitoso.
Stavolta davvero ci siamo, il ragazzo è continuo da fine settembre e questo pomeriggio si è caricato la squadra sulle spalle, una specie di Batistuta del centrocampo.
E ha segnato ancora Mutu: ma non era diventato un soprammobile per la Fiorentina?
Invece, se appena appena infila due mesi di salute piena, è ancora un campione, come era stupido dubitare negli scorsi mesi.