Poiché la sostanza conta molto di più dell’apparenza, a me il Corvino di oggi, ascoltato nella lunga diretta delle 12 di Radio Blu, è piaciuto.
Più misurato del solito, attento più a spiegare come stiano le cose che ad ingaggiare guerre all’arma bianca in chi non crede del tutto o in parte nel suo operato.
Cominciamo col dire che Felipe è una grande operazione, che chi storce la bocca lo fa per partito preso e che il risparmio di tre milioni di euro rispetto alla richiesta estiva dell’Udinese giustifica il ritardato arrivo di un difensore che non sia uguale a Kroldrup e Dainelli.
“Faccio quello che il mercato mi consente di fare”, ha detto Corvino ed è un’onesta ammissione della situazione in cui deve operare, rispettando budget di spesa e di monte ingaggi.
Credo che stia pensando seriamente al centrocampista, perché come noi è preoccupato dagli infortuni e che se dovesse capitare l’occasione per cambiare Castillo lo farebbe senza pensarci troppo su.
Preferisco mille volte un Corvino così ad altre sue versioni che mi sono sembrate sinceramente eccessive.
E adesso occhio e cuore solo al Siena.