Voglio solo la salute dal 2010, per me e per le persone a cui voglio bene, possibilmente per tutti.
Il resto non mi interessa: soldi, potere, donne, successo, non me ne frega niente.
Se arrivo o continuo a combinare qualcosa di buono nel mio lavoro bene, altrimenti pazienza.
Ho conosciuto da vicino il dolore come mai mi era successo nei miei 49 anni e solo per questo sono stato un uomo fortunato, anche perché non sono stato io a soffrire ma uno dei migliori amici.
Lo sapevo già, ma l’ho capito una volta di più che la fortuna più grande è poter stare bene, altro che vincere al Superenalotto o andare a piangere come fanno quegli idioti con i pacchi ad “Affari tuoi”, tutta gente da prendere a pedate nel fondo schiena quando si scioglie in lacrime perché ha azzeccato o sbagliato l’ultima scelta o quando si mette a leggere lettere penosissime.
Ma non divaghiamo: vi auguro uno straordinario anno, il quinto insieme, da vivere con le persone che amate.