Diego Della Valle è stato convincente nella conferenza stampa che ho ascoltato a Radio Blu.
Convincente per me, ma non conta, perché decisivo sarà solo il confronto con la giustizia sportiva e ordinaria.
E’ un momento di grande caos, in cui i pensieri, buoni o cattivi che siano, si moltiplicamo.
Avere certezze assolute adesso è da presuntuosi, oltre che da stupidi.
Intanto è bene capire se le intercettazioni si fermano qui oppure se c’è dell’altro, magari di ancora più compromettente.
Rispetto a Mani Pulite qui si procede molto più a strappi, la materia è meno sterminata ed il malcostume ci auguriamo meno diffuso.
Speriamo comunque che finisca presto.
Mancano ad esempio riscontri più oggettivi sul Milan (sì, la richiesta di avere Puglisicome guardalinee, ma mi pare un po’ poco) e soprattutto Lazio.
Ed il Mesina, che ha in squadra Sculli e D’Agostino, che fine ha fatto? Possibile che altre squadre di area Juve siano tutte fuori?
Aspettiamo il nome del Commissario della FIGC per tentare di capire se ci sarà o meno il pugno duro.
Qualcuno di voi ha scritto che sarei contro i Della Valle: è assolutamente sbagliato e falso.
Certo, mai mi sarei immaginato che nella melma potesse entrare pure la Fiorentina (così come mai avrei immaginato un certo lessico ed un certo modo di fare di Mazzini), ma non sono assolutamente contro i Della Valle.
Tanto da chiedermi, nel caso fossero davvero venuti a patto col diavolo, cosa avrei fatto io nelle loro condizioni pur di salvarmi il fondoschienza ed evitare la retrocessione.
Piccolo esercizio di training autogeno: dalle 20 di stasera pensiamo cinque minuti ogni due ore a Chievo-Fiorentina, vi assicuro che potrebbe aiutarci ad essere meno angosciati.