Quello che avevo scritto in epoca non sospetta oltre un mese fa si sta avverando: più passa il tempo e più cresce la voglia della Federazione di prendere Prandelli, uno dei pochissimi capace di mettere d’accordo tutti.
Non bisognava essere dei geni per arrivarci, in Italia infatti sono pochissimi i tecnici che possono ambire alla panchina azzurra.
Tolto Ancelotti, considerato un po’ troppo caratteriale Spalletti, chi rimane?
Naturalmente nessuno pensa più a soluzioni interne, come accadde da Valcareggi a Maldini, perché Casiraghi mi pare già improponibile per l’Under 21, figuriamoci per la Nazionale maggiore.
Rimane appunto Prandelli, che però è tutto tranne che selezionatore.
Lui gli uomini ha bisogno di averli sempre sotto mano per plasmare il gioco che ha in testa e poi non è ormai acclarato che si trovi meglio con rose non troppo numerose?
Esiste quindi una contraddizione di fondo: Prandelli sarebbe l’ideale, ma più per un fatto di immagine che sostanziale.
Per togliere ogni problema ad Abete non rimane che far trovare ai tifosi viola sotto l’albero natalizio un bel rinnovo almeno con Cesare fino al 2014.