Questa di Zanetti è con Gamberini la tegola più grossa.
Io ribadisco il concetto a costo di sembrare noioso e inopportuno alla vigilia della partita di Udine: non si può affrontare una stagione così con soli tre giocatori per i due fondamentali ruoli di interditori a centrocampo.
Mettiamo che uno tra Montolivo e Donadel si faccia male domani al Friuli (e tocchiamo ovviamente ferro), che si fa?
Davvero è pensabile che Jorgensen, che regge a malapena un tempo su certi livelli, possa fare quel lavoro?
Oppure pensiamolo davvero, ma in una specie di autosuggestione collettiva, altrimenti mettiamo Gobbi che però è ormai un esterno.
Detto questo, per onestà critica e perché mi va sempre di esternare quello che penso, mettiamoci in marcia verso Udine con la consapevolezza che strappare un pareggio in queste condizioni sarebbe un po’ come vincere.

P.S. Scusate, ma non vi capisco: che male c’è ad essere preoccupati e a sottolineare, come del resto feci il 31 agosto, che a centrocampo manca un uomo e che Castillo non mi dà garanzie per l’eventuale cambio a Gilardino?
Sono valutazioni personali, mica accuse ad alzo zero contro Corvino, Prandelli e Della Valle.
Se poi andiamo meglio dell’anno scorso, come stiamo facendo, io sarò felicissimo, ma non vorrete mica che si passi il tempo a gridare sempre “evviva”, si potranno dire o no delle cose che si pensano.
Ragazzi, calmatevi, ve l’ho detto già altre volte: è solo calcio, lasciate stare i fondamentalismi.