Premesso che non ho rivisto l’azione del gol annullato e che l’arbitraggio di Rizzoli mi è sembrato, episodio a parte, tutto meno che compiacente verso la Juve, io ribadisco il concetto con cui sono sbottato in radiocronaca: ci vuola pazianza, quando si gioca a Torino contro la Juve ci vuole molta pazienza.
E chi non ce l’ha è bene che non partecipi a questo giochino, perché altrimenti si fa il sangue cattivo.
Adesso sono quattro i punti che ci mancano in campionato, esattamente come quelli che ci distanziano dall’Inter ed io sono uscito dall’Olimpico di Torino più arrabbiato per il mancato successo che soddisfatto per la prova.
Abbiamo giocato benissimo, soprattutto nel secondo tempo, non li abbiamo fatti uscire dal centrocampo, una prova di grandissima maturità.
Se continua così, bisognerà recitare in tanti il mea culpa per i giudizi estivi, anche se nessuno mi toglie dalla testa che se avessimo due più forti di Natali e Castillo (che non a caso non hanno giocato neanche un minuto in gare ufficiali in dodici partite) oggi Prandelli starebbe più tranquillo.
Zanetti ha ridicolizzato Felipe Melo e Vargas è in questo momento il più forte esterno sinistro della serie A.
Aspettiamo Santana, ieri sera molto giù, ma deve sbrigrasi perché gli altri sono un giro e mezzo più avanti.