Vogliamo dire che fino ad oggi il 2009 non è stato il suo anno?
Va bene, usiamo una forma dolce anche perché il ragazzo è davvero bravo e, mi pare, discretamente attaccato alla maglia e alla città.
Ma l’ultimo fotogramma scintillante di Kuzmanovic risale ormai all’azione sulla destra a Genova e al gol bellissimo di Montolivo, ed era la gara di addio al 2008.
Poi io non ho capito cosa gli sia successo, e anche mercoledì l’ho rivisto al solito livello.
Non che conti ora, però non è che fosse giù atleticamente come molti dei suoi compagni, il problema è cha sbagliava tanto, troppo.
Prendiamo la storia del tiro: un centrocampista centrale è destinato ad arrivare fuori area con lo spiraglio libero per calciare in porta almeno tre/quattro volta a partita.
Ebbene, è doveroso che a quei livelli la porta (almeno la porta, non dico segnare) sia centrata nell’ottanta per cento dei casi.
Invece niente, i tiri o finiscono alle stelle o distanti metri dai pali.
A questo punto scatta la campanella degli ultimi giri perché nei prossimi due mesi Kuz deve dimostrare di valere tutto quello che si sperava che valesse.
Io, nonostante tutto, ci spero ancora.