Ogni tanto penso a quando smetterò di fare la radiocronaca, evento auspicato da chi proprio non mi può vedere.
Capisco i gufi,vista l’asprezza del mio carattere e la longevità radiofonica.
Qualche tempo fa un evento del genere non riuscivo proprio a contemplarlo, mi agitavo, mi sembrava la fine del mondo.
Poi arrivano i figli (uno, due, tre), arrivano le notizie di persone a cui vuoi bene che soffrono e poi se ne vanno, pensi che sei vicino ai cinquanta e allora vedi le cose in un’altra maniera.
L’introduzione personale è per dire dello stupore di una prossima Fiorentina senza Raffaele Righetti.
Ne ho scritto oggi sul Corriere Fiorentino: il 30 giugno scade il suo contratto e quasi certamente non sarà più il segretario generale della società.
E’ una situazione diversa da quella di Silvia Berti, che comunque è stata per anni l’interlocutrice professionale con cui confrontarsi.
Righetti è sempre stata l’unica persona in Fiorentina con Mario Cecchi Gori, Diego Della Valle e Mario Cognini a cui non sono mai riuscito dare del tu.
Un segno di rispetto, direi quasi filiale.
Lui a me sì, e vorrei vedere, visto che nel 1977 ero già nell’anticamera del suo ufficio nel viale dei Mille a pietire un pass per andare a fare col mio registratorino le interviste dopo la partita (andavo in Ferrovia con l’abbonamento e scattavo in tribuna al fischio finale).
Io gli voglio molto bene e anche lui credo mi sia affezionato, ma non è il sentimento che mi fa pensare a quanto sia difficile immaginare una Fiorentina senza Righetti.
Poi, certo, pensi che ha settant’anni, che tutto finisce e che in fondo è giusto che sia così.
Ma io tifo lo stesso perché in qualche modo, come mi hanno assicurato in Fiorentina, la sua storia lunga 48 anni ancora non si chiuda.

P.S. Fantastico!
Mi hanno segnalato, ed è vero, che su un sito pur di non mettere la mia intervista a Righetti, che poi sarebbe un’esclusiva, hanno pubblicato un altro articolo sull’argomento con un commento che faceva riferimento all’intervista che però non c’era…
E vai così, questo è il giornalismo sportivo fiorentino delle ultime generazioni nel 2009.