Nel calcio così come nella vita bisogna avere memoria.
E allora io non mi scordo di quello che ha fatto il Milan l’otto ottobre scorso per Borgonovo, pur avendo giocato Stefano un solo e travagliato anno con quella maglia.
Non mi scordo che il Milan, la squadra italiana più importante al mondo, va sempre ad ogni evento che riguardi la Fondazione. E che Ancelotti regalerà alla Fondazione i proventi del suo libro.
Non mi scordo neanche che, in 28 anni passati a girare l’Italia, per 24 campionati ho incrociato spesso Paolo Maldini e mai una volta è successo che non sia stato educato, pur non conoscendomi affatto, sia che concedesse o non concedesse l’intervista.
Questo si chiama stile e non me ne importa niente di chi sia il presidente del Milan, della politica e di tutto il resto.
E per questo trovo doveroso, ripeto doveroso, lo striscione e l’applauso del Franchi per un calciatore straordinario ed una persona perbene.
Trovo invece stucchevoli ed inutili le polemiche se sia giusto o non accogliere così il capitano del Milan.
Dopo di che vorrei vedere un Franchi come non l’ho mai visto neanche con la Juve.
Vorrei che tutti noi spingessimo la squadra ad un traguardo fantastico che resterebbe nella storia, vorrei che tutti noi uscissimo dallo stadio provati come non mai, ma felici.

P.S. Questa è fantastica e me l’hanno fatta notare i ragazzi di Radio Blu.
C’è un sito che pur di non citare violanews.com non ha dato la notizia del Fiorino d’oro consegnato oggi a Prandelli, di cui parleranno domani tutti i giornali.
Bellissimo, quasi quasi scrivo una lettera al direttore, ma temo che non risponderà perché impegnato a rimirarsi nelle sue prodezze calcistiche…