Come ho spiegato anche a lui, se me lo avessero detto un anno fa non ci avrei mai creduto.
Ho passato una serata accanto a Paolo Dondarini, complice la sezione fiorentina degli arbitri FIGC, che mi aveva molto gentilmente invitato per parlare di comunicazione, non immaginando però che quella stessa sera si presentasse l’uomo dei fatti e misfatti di Genova.
E… capisco che sia difficile da immaginare (e al vostro posto forse farei lo stesso), ma la serata è stata estremamente piacevole, con la scoperta di un Dondarini affabile e simpatico, che ha raccontato la sua esperienza di vent’anni di arbitraggio.
Non si è sottratto alle mie punzecchiature su quel pomeriggio a Genova, ma si è detto più che mai convinto di aver applicato bene il regolamento, perché le due espulsioni a suo dire erano inevitabili.
In questi mesi si è rivisto più volte con Bojinov, con cui intrattiene normali rapporti, e ha addirittura ricevuto l’abbraccio di Delli Carri prima di dirigere una gara del Pescara.
Sentendo parlare Dondarini capisco sempre meno le ragioni del silenzio arbitrale verso il mondo esterno: se comunicassero le loro esperienze, i tifosi avrebbero un altro approccio nei loro confronti.
Insomma, una serata istruttiva, organizzata benissimo dagli arbitri fiorentini, che mi ha fatto capire come sia importante per noi che parliamo e straparliamo di calcio andare di tanto in tanto a rileggere il regolamento.