Domani parla Riccardo Montolivo e, andando contro ogni interesse giornalistico, io mi auguro che non ci siano i consueti fuochi di artificio.
Così raccomanderò ai miei di non fare domande banali e/o provocatorie, perché di tutto abbiamo bisogno in questo moento tranne che di polemiche stucchevoli sulla stampa che non capisce niente o sul talento indubitabile autocertificato dell’ormai ex ragazzo di Caravaggio ora calciatore nel pieno della carriera.
Dirò invece alla squadra di Radio Blu di provare a parlare di calcio, perfino di moduli, cercando di entrare un po’ più in profondità.
Poi però le risposte migliori di Montolivo le vorrei davvero vedere in campo domenica pomeriggio, perché nell’ultimo mese era troppo anonimo per essere lui.