Oggi, 23 anni fa…
Bisogna sempre ricordarsi da dove arriviamo, a chi dobbiamo qualcosa e magari cercare di dimenticare chi ci ha fatto del male
Per questo motivo, ci penso ad ogni primo agosto: penso a come stavo, al dolore quasi fisico che provavo pensando alla scomparsa della “mia” Fiorentina
Poi le cose sono andate meglio del previsto, ma oggi voglio riproporre l’ultimo paragrafo de “La mia voce in viola”, che racconta meglio di quanto possa fare oggi cosa furono quei giorni
Buona lettura
LA FINE
Gli ultimi giorni di luglio li passai in un crescente delirio di sterile attivismo. Chiamavo almeno due volte al giorno Benedetto Ferrara, in ritiro a Roncegno, nella speranza che lui, informatissimo, mi desse qualche buona notizia. Martellavo continuamente il mitico ragionier Righetti, per sapere qualcosa del famoso bonifico da 22 milioni di Euro che ci avrebbe iscritto al campionato; mi attaccavo al telefono con Lodà, che aveva a sua volta un filo diretto col professor Barucci, riesumato da Cecchi Gori come consulente. Ormai non ero più un giornalista, ma solo un tifoso distrutto che aveva la fortuna di conoscere gente che lo avrebbe informato prima degli altri. Condussi dei Pentasport allucinanti, trasmettendo solo angoscia a chi ci ascoltava. Letizia e le bambine erano al mare, io tornavo la sera a casa e mi buttavo sul divano incapace di qualsiasi iniziativa. Per una settimana mi svegliai continuamente alle quattro del mattino e come uno zombi mi mettevo davanti al televisore in uno stato catatonico. Una volta mi venne quasi da piangere a vedere su Raisat album degli spezzoni della Fiorentina degli anni settanta. C’erano Antognoni e Merlo, con la maglia tutta viola e senza sponsor: quella era la mia Fiorentina, la squadra che quando perdeva rovinava la mia domenica. Come era potuto succedere che stesse per scomparire?
Ogni giorno però il direttore del Corriere dello Sport-Stadio Italo Cucci ci rassicurava che ci saremmo salvati, facendo addirittura passare Cecchi Gori, con cui aveva un contatto diretto, come un martire: vende il cinema Adriano, no, c’è un piano di Tatò, lo aiutano le banche. Una sera, esasperato, feci una sparata terribile contro il sindaco Domenici e l’assessore Giani, colpevoli a mio parere di immobilismo e sostenni il giorno dopo un contraddittorio proprio con Giani, che spiegò agli ascoltatori come invece lui ed il sindaco avessero tentato (inutilmente) di percorrere ogni strada possibile. Aveva ragione, ed è proprio a Domenici e Giani che tutti i tifosi viola devono qualcosa se non ci hanno seppellito definitivamente il giorno della morte della vecchia Fiorentina.
Il 30 luglio riuscii a ricordarmi di essere ancora un giornalista e realizzai lo scoop della banca colombiana che aveva mandato un fax in Fiorentina per assicurare l’arrivo dei soldi. La mia fonte era sicura e perciò sparai la notizia, che venne immediatamente ripresa da tutte le testate nazionali. Era l’ultimo penoso bluff dell’ex presidente-ex senatore-ex produttore, una cosa talmente ridicola che ci sarebbe stato da ridere, se non fosse stato per la gravità del momento.
Il 31 luglio mattina Lodà e Sartoni mi assicurarono che tre bonifici erano partiti da tre banche diverse per coprire i 22 milioni di Euro necessari per iscrivere la Fiorentina al campionato. Eravamo quasi fuori tempo massimo, ma in Federazione avrebbero aspettato anche l’ultimo secondo pur di non escluderci. Fu una giornata terrificante, passata al telefono a farci coraggio: arrivano, stanno per arrivare, le banche chiudono tra pochi minuti e dei soldi non c’è traccia, non arriva più niente. Speravo ancora in un colpo a sorpresa di Vittorio, tipo lui che si presenta a Roma con l’assegno in mano proprio mentre la Fiorentina sta per essere spedita in Eccellenza. La mazzata finale me la dette alle 20.30 Leonardo Bardazzi, che mi chiamò dalla redazione fiorentina di Stadio: .
Maledetto! Dieci, mille, un milione di volte maledetto! Ci hai rovinato, hai ucciso un amore vero solo per le tue pazzie, ci hai tenuto in ostaggio negli ultimi due anni, ci hai costretto nell’ultimo mese ad uno stato di febbrile angoscia che è stato quasi peggio della mancata iscrizione. Maledetto, non ti perdonerò mai.
Dormii tre ore quella notte, e quando mi alzai alle sei del mattino del primo agosto guardai allo specchio la mia faccia stravolta. Mi dissi: ora basta, dobbiamo ripartire. Dovevo condurre una diretta lunghissima, la più difficile trasmissione della mia vita e non potevo permettermi di comunicare agli altri la mia angoscia. Avremmo ricominciato anche dall’Eccellenza, avremmo fatto vedere al mondo di che cosa sono capaci i fiorentini, come successe con l’alluvione nel 1966. Arrivai a Prato e cominciai a parlare…
Agosto 1st, 2025 alle 09:29
ricordo molto bene quei giorni: pensare che la Fiorentina non esisteva più era surreale. Ci apprestavamo a fare un campionato di serie b con una squadra che sembrava anche buona poi.. la morte. si, perchè di morte si è trattato: la Fiorentina di oggi non è quella di prima del fallimento, è un altra società. Immagino che molti degli ultras della Fiesole di oggi non fossero nati o fossero troppo piccoli per ricordare, forse è anche per questo che a volte se la prendono cosi disinvoltamente con chi mette i soldi e ci tiene in serie a a buoni livelli. noi che c’eravamo, abbiamo capito che la serie a non è un diritto acquisito e si fa presto a trovarsi la domenica ad andare a pescare anzichè a seguire la Fiorentina. Hai chiuso il post dicendo che avremmo fatto vedere di cosa sono capaci i fiorentini, per molte cose è vero ma per questa situazione dobbiamo ringraziare a vita i Della Valle che in cinque anni ci hanno riportato ai vertici della serie a. un miracolo. La cosa davvero buffa è che comunque ci sono non poche persone che rimpiangono vittorio. Certo, con lui ci siamo anche divertiti, abbiamo visto fior di campioni, erano anche altri tempi in cui i migliori giocatori del mondo erano in Italia, ma il prezzo che ci ha fatto pagare è stato troppo troppo alto.
in tutto questo mi chiedo: ma che fine ha fatto Lodà??
Agosto 1st, 2025 alle 09:51
Che giornate di merda che furono quelle.
La rassegnazione mista a rabbia, condita da tutta una serie di personaggi da circo che in quei giorni acquisirono una visibilità altrimenti impensabile.
Rimpiango, di quei giorni, solo il fatto che avevo 23 anni di meno, per il resto lasciamo perdere.
Agosto 1st, 2025 alle 11:45
Ricordo perfettamente. La Fiorentina subi una delle ingiustizie più grandi in assoluto. Oggi assistiamo all’indebitamento di club come Juventus Milan e Inter senza che nessun ente preposto apra bocca e noi fallimmo per 22 milioni di euro..
Agosto 1st, 2025 alle 11:49
Solo una cosa fu più dolorosa, prima: lo scudetto rubato dalla Juve nel 1982!
Meglio pensare, con una certa serenità all’oggi, perché mi pare che il percorso è di lento progresso.
Spero anche che, alla fine, oltre al Viola Park, possa diventare un valore aggiunto, per il consolidamento della Fiorentina, il “nuovo” stadio, nella consapevolezza che avrebbero potuto ideare ben di meglio!
Intanto vediamo questi confronti inglesi quali sensazione ci daranno…
Agosto 1st, 2025 alle 11:54
ricordo benissimo!
il famoso fax dalla Colombia se non ricordo male, che non arrivava e quel bambolotto del presidente che si ostinava a prendere per il c@@o la gente, sparando menzogne fino alla fine.
Siamo falliti, siamo stati cancellati, perché lui, Vittorio Cecchi Gori, aveva sottratto soldi alla Fiorentina (65 milioni) per dirottarli su altre società del gruppo, fortemente indebitato (si parlava di 600 milioni di debiti).
Condannato nel 2019 a risarcire 19 milioni per il fallimento della Viola.
E’ giusto avere l’umana pietà per l’uomo ammalato ma è anche giusto NON DIMENTICARE!!!!!
Con lui abbiamo anche gioito, è vero, ma siamo anche retrocessi in serie B due volte.
Nutro per questo personaggio sincera compassione per le sue precarie condizioni di salute, ma vorrei non sentirlo più parlare di Fiorentina.
I Della Valle sono stati una benedizione del cielo, una sorta di riparazione divina all’ingiustizia subita dai tifosi; e bravo fu il sindaco Domenici a sviluppare la regia di quei momenti.
Teniamoci stretti Rocco, con le sue rigidità imprenditoriali.
Oggi, con il Viola Park come bene immobiliare aggiunto al valore della società, nessun avventuriero per fortuna potrebbe avvicinarsi per aprire una trattativa di acquisto.
Servono le spalle larghe oggi, per comprare la Fiorentina.
E questo grazie a Rocco.
Agosto 1st, 2025 alle 12:38
Ciao David, come dimenticare quei giorni di angoscia? Sembrava che mi fosse morto qualcuno di famiglia. Sì, perché la Fiorentina da sempre fa parte della mia vita. Io, Firenze e la Fiorentina, viviamo in simbiosi. E ora, non c’era più!!! Che vuoto immenso. Che dolore sordo, di quelli che non fanno respirare. Io, incollata alla radio ad ascoltarti a sperare fino all’ultimo con il cuore pieno di angoscia.
Agosto 1st, 2025 alle 12:39
Allora. Ascolto quasi sempre il pentasport ma lo spengo prima della fine per preparare cena e tavola, perche al marito interista giustamente gli frega zero di ascoltare il penta.
Quella sera è stata l’unica volta che l’ho costretto a tenere la radio accesa fino alla fine!
….che magone.
Agosto 1st, 2025 alle 12:47
Byron Moreno lo avevamo in casa; e parlava romanesco.
Fortunatamente per me, era appena iniziata l’avventura della mia vita.
Ventitré. Grazie di tutto… perché tutto, mi avete dato, gioie mie!
Mentre tutto prendeva fuoco… e ancora non si spegne…
Agosto 1st, 2025 alle 13:04
Oggi 23 anni fa, la mia Fiorentina veniva cancellata dalla Sua nobile storia, per mano di un incapace STOP
L’indomani di 45 anni fa, 85 vite venivano cancellate e altre 200 ferite e segnate per sempre, per mano della perfidia umana STOP
… (il mio grido silenzioso del dolore sportivo di allora e dello strazio di immagini surreali, bagnate dal pianto del mio Sandro Pertini) STOP
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Bologna
Forza Viola Stop
Agosto 1st, 2025 alle 14:10
E aggiungo un’altra cosa.
Dall’alto non hanno fatto nulla per salvarci, ma quel farabutto ci ha messo molto molto molto del suo per farci fallire: non è certo stata la federazione a sversare i soldi della viola nelle casse di famiglia
Agosto 1st, 2025 alle 14:54
Ricordo solo l’impotenza davanti agli eventi catastrofici causati da una persona finita in un giro più grande di lui.
Non tutti i figli di grandi imprenditori sono all’altezza del padre, temo anche il figlio di Rocco ..
Ma la cosa che veramente nessuno rammenta è l’enorme corte di nani, prostitute e ballerine che Vittorio aveva portato a Firenze.
Canale 10, la Cecchi Gori Video di Campi, i Cinema. Un vero impero mischiato alla Fiorentina, usava i soldi del cinema per il calcio, i soldi del calcio per comprare film stranieri, una confusione pazzesca ma le persone che aveva intorno, compresi i direttori delle sue reti, gli amici, i collaboratori erano al corrente di tutto.
Agosto 1st, 2025 alle 15:08
WCG maledetto a vita
Agosto 1st, 2025 alle 16:10
Giornate terribili di dolore fisico.
Ma purtroppo arroganza, presunzione, mancanza di memoria fa si che nessuno si ricordi di quei momenti.
Agosto 1st, 2025 alle 17:23
Cerco di scordare tutto con una sorta di cancel colture personalizzata ma la faccia di Galliani, mentre dichiara ufficialmente davanti ad una selva di microfoni che la Fiorentina non esisteva più, non la posso proprio dimenticare.
Cirano
Agosto 1st, 2025 alle 17:29
Nonostante tutto la Fiorentina e’ immortale.
E come sempre i Tifosi Viola la accompagneranno nel suo cammino.
Ieri ho preso una marea di parolacce e improperi perche’ su fb chiedevano qual e’ la meglio squadra italiana.
Risposta secca : la Fiorentina. Per la sua storia, per il suo fascino.
L’avessi mai scritto… mi hanno fatto bigio.
Ma io me ne frego, e a 65 anni suonati la tifo ancor piu’ che mai.
Nella vita ho poche certezze :
L’amore per Nostro Signore, per la famiglia, per il mio cane e per la Fiorentina.
Tutto il resto e’ vento che viene e va.
Il resto e’ vento che passa
Agosto 1st, 2025 alle 18:26
Giornata terribile.
Piansi di brutto per almeno mezz’ora, poi mi ricomposi e pensai, chi se ne frega, anche se finiamo in terza categoria, io, alla prima giornata di campionato, sono in curva a vedere correre la maglia Viola.
Ne abbiamo passate mille, ci è venuta la pelle dura come quella del coccodrillo, ora, nel centenario, andiamo alla cassa a riscuotere.
Agosto 1st, 2025 alle 19:07
2 AGOSTO 2002 FALLIMENTO VIOLA. Un fallimento nato per farci fuori. IO ricordo 4 a 0 al milan in coppa italia di BERLUSCONI. La vittoria della COPPA ITALIA. di quell’ anno.
___________________________________________________2 AGOSTO 2002 VENNE fuori che la FIORENTINA non c’era più. LA NAZIONE, comunico’ FLORENTIA VIOLA. gioca in C2 9e il nuovo presidente si chiama DIEGO DELLA VALLE. La mia vacanza a TIRRENIA. CONOBBI DEI ROMANI venuti a passare un estate al mare.
3 LAZIALI E 3 ROMANISTI. MI presero in giro. MI dissero anche per chi avrei fatto tifo visto che la FIORENTINA, era FALLITA.
_________________________________________________
io li dissi, che non avrei cambiato tifo. ORA MAI ci siamo abituati. TIFERO’ FLORENTIA VIOLA. e sicuramente, torneremo presto in SERIE A e poi li dissi. POI se ci volete /in serie A io dissi bene, altrimenti io tifo FIORENTINA IN C2. infatti quell’ anno non guardai mai la SERIE A… CIAO
Agosto 1st, 2025 alle 21:53
Danik : il furto dello scudetto, quello della coppa uefa, la serie b, sono state feste sull’aia in confronto al fallimento! Ma che scherzi davvero? Veder morire la Fiorentina augurandosi che qualcuno la prendesse, ma per intanto il presidente era il sindaco. Senza neanche il nome, la maglia.. Per fortuna qualcuno forse il sindaco, non lo so, trovò quei sant’uomini dei Della Valle che poi abbiamo indegnamente cacciato un bel po di anni dopo. Ma loro, da signori come dono, invece di svenderci ci hanno trovato uno ancora più solido di loro che ha messo un bel”fermino”col viola park anche se molti non lo capiscono. Ci è andata bene.. Speriamo di non rivivere più momenti come quelli.
Agosto 1st, 2025 alle 22:20
Di quei giorni, anzi di quel giorno, quelli come me, si ricordano tutto.
Chi rimpiange Cecchi Gori, le umiliazioni e le prese in giro, subite da amici di altre squadre, perdonatemi non sa di cosa parla.
Speriamo di non viverli più, giorni umilianti come quelli.