Ho paura
Inserito da admin il 8 Lug 2025 4:30 pm. Categoria: Senza categoria.
Sì, ho paura perché riesco a capire questo padre
Sparatoria a Rocca di Papa: padre uccide in piazza l’assassino del figlio
Omicidio nel centro di Rocca di Papa, vicino Roma. Questa mattina, martedì 9 luglio, un uomo di 61 anni, Guglielmo Palozzi, ha sparato e ucciso Franco Lollobrigida, 35 anni, in piazza della Repubblica.
Lollobrigida era stato condannato per l’omicidio preterintenzionale del figlio di Palozzi, Giuliano, morto nel 2020. Nonostante la condanna a dieci anni in appello, era libero da due anni.
La vittima è stata colpita in via Roma, poi ha tentato di chiedere aiuto prima di accasciarsi a terra. Inutili i soccorsi.
Palozzi è stato fermato dai carabinieripoco dopo. Recuperata anche l’arma del delitto.
Luglio 8th, 2025 alle 17:39
Il mondo ha perso poco,Amen.
Luglio 8th, 2025 alle 17:44
Quando le leggi sono assurde e le condanne inesistenti, poi il cittadino rimedia.
3 anni per un omicidio, in alcuni paesi te li danno se rubi una banana al supermercato
Che dire?
Non lo biasimo, figlio morto per pestaggio, poi comunque sempre la droga di mezzo
Chiaramente il padre affronterà la legge, a 61 anni aveva ancora davanti una vita, ha fatto una scelta coraggiosa in nome del figlio, lo ammiro ma non piango per l’ucciso.
Vdz
Luglio 8th, 2025 alle 17:44
Candidiamolo al parlamento europeo.
Senza essere ipocriti, quanti avrebbero fatto lo stesso?
Io manderei al gabbio anche i giudici che hanno permesso che un assassijo girasse libero per strada
Attendo insulti.. .
Luglio 8th, 2025 alle 18:00
La peggiore deriva umana è ritornare a ragionare in termini di vendetta o “legge del taglione”.
Certo è che non dovrebbe accadere che un individuo, gravemente colpito nel propri affetti, si senta “in dovere” di farsi giustizia da solo, o perché c’è una oggettiva inidoneità della risposta giudiziaria, o perché, pur essendo adeguata la risposta giudiziaria, quel padre non è stato adeguatamente preparato a comprenderla (come spesso si vede sui media per le reazioni della gente comune rispetto al tema dei permessi o degli sconti di pena ai detenuti, che hanno uno specifico fondamento nell’Ordinamento Penitenziario, perché la pena deve sempre volgere al recupero del reo).
Nel caso specifico, purtroppo, la vittima si trasforma in carnefice e così, dopo avere subito “l’ergastolo” della perdita di un figlio, adesso rischia il secondo ergastolo dietro alle sbarre, non so per quanto avendo alleviato la propria pena (di padre che ha perso un figlio).
Luglio 8th, 2025 alle 18:05
Hai Ragione David anche io riesco a capire questo Padre. E anche io ho paura, ma ho paura di un paese che lascia un omicida a piede libero dopo soli tre anni,
Luglio 8th, 2025 alle 18:18
Beh, premierei il padre per il risparmio al sistema carcerario procurato facendo secco l’assassino.
Penso proprio che non sarà l’ultimo a farsi giustizia da solo.
Luglio 8th, 2025 alle 18:41
Ha fatto bene.
Luglio 8th, 2025 alle 19:58
Era stato assolto in primo grado, condannato per omicidio preterintenzionale in appello, era in attesa di giudizio. Ma anche fosse stato condannato in vita definitiva…
La morte di un figlio è una tragedia, possiamo, posso comprenderlo, mai giustificarlo: accusa, giudice e carnefice. Così no
Luglio 8th, 2025 alle 21:03
Così si solleticano gli istinti più bassi.
La legge del taglione, la legge del far west, la legge della pistola in mano a tutti per difendersi, quando invece lo stato di diritto ha affidato solo alle forze dell’ordine l’uso della violenza per la difesa dei cittadini.
Luglio 9th, 2025 alle 08:40
dai David ricordiamo qualche principio basilare e in questo caso arrabbiati coi giudici, la condanna era in appello e in attesa della cassazione era libero. la sentenza non era definitiva. Poi che venga in mente di farsi giustizia da sé è una questione che risale alla notte dei tempi ma si delega allo Stato la giustizia, la sicurezza la difesa e anche la salute, si chiama progresso ed Illuminismo. quello che dici te è ritorno al medioevo o al far west
Luglio 9th, 2025 alle 08:55
La Galera deve servire a qualcosa.
No a questo “stivaggio” tipo magazzino Amazon.
Scritto in modo sbrigativo, ma per me il senso è questo.
Casa di rieducazione.
Poi rueducate come credete.
Non Sono Pacchi.
…e certo: qualunque cosa abbiano dentro, ce la rispediranno.
Oppure potete, possiamo, rimettere mano alla Carta dei Diritti Universali. Anche quella è una Patente, e impone delle responsabilità.
Come faccio a dormire sicuro, certo, convinto, di essere meglio di chi mi fa del male, altrimenti?
“peccatore non è chi fa il male. Chi non fa il bene, è un Peccatore” e grandi peccatori ne ho visti e ne vedo, in ogni dove. Purtroppo.
Luglio 9th, 2025 alle 09:38
3 tragedie.
Luglio 9th, 2025 alle 10:29
Forse il titolo avrebbe dovuto includere un “presunto” prima di assassino, poiché leggo che la condanna in appello aveva ribaltato l’assoluzione totale del primo grado, e, nell’attesa delle motivazioni, l’avvocato della difesa stava prospettando il ricorso alla cassazione.
Detto questo, le iniziali reazioni emotive di empatia verso la vendetta del padre che ha perso il figlio, col passare del tempo dovrebbero affiorare le riflessioni mutuate verso la ragione, il raziocinio e ancor più profondo il viver comune.
e qui vengono fuori le differenze di sensibilità: chi ha l’animo troglodita stile flinstones brandisce la clava sempre e comunque e plaude al gesto estremo del padre, chi invece è portatore di cultura, di leggi condivise, di senso civico e di avversione alla violenza ne prende le distanze. Io penso che le pulsioni siano simili, la differenza è nei costrutti chiamati carattere e conoscenze che le inibisce o meno.
Evidentemente le inibizioni del padre sono saltate e gli hanno permesso di vendicarsi divenendo lui stesso assassino. Tipico delle faide, ad esempio. Per di più nel caso del padre omicida si può pensare ad un crimine premeditato legalmente più grave del colposo o del preterintenzionale del presunto omicida del figlio poi giustiziato.
D’altra parte c’è sempre qualcuno affascinato dagli assassini, ricordo le lettere d’amore per il parricida e matricida Maso da parte di giovani ragazze o, meno grave, quello di Feltri che riuscì a far per venire una discreta somma a Placanica tramite una raccolta di fondi attraverso la stampa.
Ma quanti assassini latenti sono pronti ad esplodere?
Luglio 9th, 2025 alle 11:51
non voglio augurare il male a nessuno, ma mi piacerebbe vedere come reagirebbe il “portatore di cultura” di stoca.. del n.13 se qualcuno gli ammazzasse un figlio e se lo vedesse girare per strada tranquillamente dopo poco tempo. chissà se l’intelligentissimo e integerrimo autore del post in cui vede addirittura più grave il gesto del padre rispetto a quello dell’assassino del figlio, direbbe la stessa cosa se ci fosse stata di mezzo sua moglie. Non c’è un termine di paragone per far capire quanto mi stanno sulle palle certi discorsi.
Luglio 9th, 2025 alle 12:00
Le pagine di cronaca sono sempre state piene di racconti del genere. Non è una novità. Fa parte della vita. Abbiamo affetti che ci coinvolgono profondamente ed anche irrazionalmente. Il figlio è morto a seguito di un pestaggio e giuridicamente si tratta di omicidio preterintenzionale. Come si è svolta la cosa non la sappiamo per intero. “Questioni di droga” ho letto da qualche parte. Un pugno particolarmente devastante ho letto da qualche altra parte. “Altri hanno continuato il pestaggio” ho letto da altre parti ancora. Resta il fatto che il padre ha commesso “omicidio volontario”, un reato più grave e ne pagherà le conseguenze. Va di moda oggi pensare che la giustizia come fa sbaglia ed invece, la giustizia ha necessità di uscire dalla sfera “emozionale” e misurare con puntigliosità e cinismo le responsabilità andando anche a indagare le colpe della vittima. E’ fondamentale. Cosa che un padre non sarà mai in grado di fare.
Ci vuole diffusamente una maggiore cultura sotto tutti i punti di vista. Recentemente non è stata riconosciuta la “aggravante della crudeltà” in un omicidio compiuto da il solito squilibrato. Se uno non conosce e non ha esperienza di aule di tribunali, non riesce a capire che il concetto di “crudeltà” nell’ordinamento giuridico è diverso da quello nell’uso comune del termine. E si scandalizza e da fiato alla propria ignoranza, portandosi dietro la solita folta schiera di ignoranti, che hanno ottenuta su internet e soprattutto sui social, la propria “laurea” di ignorante conclamato. Quindi tornando al caso della vendetta del padre, non è assolutamente un esempio da seguire, fatevene una ragione. Non è quella la via. L’ho già scritto recentemente: non possiamo evitare che i propri cari abbiano le loro disgrazie in questa vita e non è aggiungendo disgrazie a disgrazie che si riporta in vita chi purtroppo non c’è più.
Luglio 9th, 2025 alle 12:17
Aspettavamo con ansia la lezioncina di MFranz… il quale parla di differenti “sensibilità”.
Peccato che la “sensibilità” va valutata quanto sei oggetto di un fatto e non dal comodo divano commentando disgrazie altrui…
Se si vuol fare bella figura… è semplice si condanna il padre, si parla della legge del taglione, della giustizia sommaria e di tante belle cose che vanno di moda ora con l’avvento del politically correct, che poi è solo e solamente una facciata.
Poi si erge a giudice soppesando i presunti crimini e valorizzandone la presunta gravità, scordandosi completamente un fatto fondamentale: IL MOVENTE
Il primo uccide per un debito di droga, il secondo per vendicare il figlio morto quando lo Stato latita.
Beh… dal punto di vista legislativo saranno i processi a decidere dove vi saranno aggravanti o attenuanti, ma per me, moralmente il secondo ha tutte le attenuanti del caso, mentre il primo solo aggravanti.
E quindi il finale in crescendo, cita Placanica, un poveraccio che facendo IL SUO DOVERE ha avuto LA VITA ROVINATA da circostanze assurde, per essersi difeso da un probabile assassinio avrebbe meritato una medaglia invece di quello che ha passato
Per l’altro invece, vale sempre il solito motto: “male non fare, paura non avere” ma forse le colpe non sono tutte sue, a sentire i genitori direi che con un’educazione migliore non sarebbe finita così
Vdz
Luglio 9th, 2025 alle 12:24
Quando leggo di questi casi ci sono in me due io.
Il primo che cerca vendetta. Il secondo delega, come è giusto che sia, allo Stato risolvere il problema.
Io non conosco la situazione precedente del presunto assassino ucciso dal padre della vittima.
Leggo di sentenze contrastanti, ma non mi posso esprimere in materia.
Voglio segnalare che stamattina ho letto su repubblica l’intervista rilasciata dalla nipote del 60 enne.
Riporto la sintesi nel titolo di Repubblica: meno” non è una vendetta ma un’altra tragedia.”
Ecco la nipote ha centrato il problema.
Posso capire il padre, ma forse poteva aspettare la sentenza per avere la sicurezza di uccidere un assassino.
Un saluto.
Luglio 9th, 2025 alle 12:51
In Italia esistono tre gradi di giudizio, i primi due sono gradi di diritto, il terzo grado la Cassazione è grado di legittimità (valuta solo come si sono volti i processi di diritto, se sono stati rispettati gli istituti giuridici, se sono state valutate le prove richieste – non come sono state valutate – se la sentenza è correttamente motivata). Solo al termine dei tre gradi, al netto dei rinviì al Tribunale o alla Corte di Appello la verità giudiziaria è definitiva.
A mio parere il problema sono i tempi in cui si perviene ad una verità giudiziaria, troppo lunghi… e questo perhé lo Stato Italiano, da sempre, dedica al comparto giustizia una parte infinitesimale del bilancio pubblico.
Il gesto del padre, se pur empatizzabile, non tiene conto di quella che poteva essere la verità giudiziaria. Resta il fatto che in ballo ci sono tre vite comunque distrutte.
Non ho letto gli atti dei processi e quindi conosco la questione solo per le sparate giornalistiche e televisive, per cui mi fermo qui.
Luglio 9th, 2025 alle 13:01
A me fanno paura i commenti di chi ritiene giusto “punire” un omicidio preterintenzionale con un omicidio volontario.
Luglio 9th, 2025 alle 15:03
Post di infimo livello che non ti fa per niente onore David. Certo che si capisce la vendetta del genitore, però forse uno stato civile, magari tra mille difficoltà, deve provare ad oltrepassare la logica dell’occhio per occhio non credi?
Luglio 9th, 2025 alle 15:35
Sono un babbo, posso solo immaginare cosa ha provato il padre che è arrivato a concepire ed eseguire tale gesto. Se non sbaglio il figlio fu brutalmente ammazzato di botte per un “debito” di 25 euro….
Luglio 9th, 2025 alle 15:41
@Mfranz
Carissimo, in linea teorica sono d’accordo al 100% con te. Ma io ho 4 figli, e se venisse fatto del male a uno di loro non so come potrei reagire. Davvero, non lo so. Spero che nel caso riuscirei ad avere autocontrollo e a seppellire il desiderio istintivo di vendetta, ma senza aver vissuto una situazione del genere non posso esserne sicuro, nè posso essere tranciante nei giudizi.
Luglio 9th, 2025 alle 16:07
Ma alla fine chi ha deciso che le regole del vecchio west, anzi della sacra bibbia dell’occhio per occhio dente per dente non fossero più giuste di quelle adottate in seguito ?
Luglio 9th, 2025 alle 21:55
la magistratura ha da tempo deciso che il carcere non se lo merita più nessuno. guardate cosa succede nei reati contro il patrimonio. non posso entrare nei dettagli ma ci sono casi, tanti, di persone che hanno dei volumi di carichi pendenti e sono con obbligo di firma!
le aspettative di tutti noi di rigore sono inevase da anni. in questo clima chi ha la vena propensa a tapparsi colpisce in proprio. va bene? no. però quante attenuanti ha diritto ad avere?
purtroppo questo sistema sociale è alla frutta. il problema non interessa a chi di dovere.
Luglio 9th, 2025 alle 23:17
23): lo ha deciso la Civiltà con la C maiuscola contrastando la Barbarie, per cui, per esempio, in caso di processo, dovevi essere tu a dimostrare la tua innocenza invece che i giudici a stabilire la tua colpevolezza, magari usando qualche strumentino consono a raggiungere il risultato desiderato tipo la ruota o la garrota o la coppia di cavalli attaccati a ciascuna delle due gambe e mandati in direzione opposta.
Luglio 10th, 2025 alle 08:28
FILIPPO da PRAO
Concordo con te, vivere quella situazione può scatenare i nostri istinti più latenti, nemmeno io sarei sicuro di avere autocontrollo. Altro discorso sono le esternazioni forcaiole fatte a posteriori da terzi che non sono attori coinvolti direttamente nella situazione, ma che inneggiano al concetto di vendetta, probabilmente per appagare un bisogno interiore di violenza, rispetto a quello di giustizia.
la legge del taglione la lascio ai paesi islamici fondamentalisti, alle SS di via Rasella, alle rivalse della criminalità organizzata, io sto dalla parte Cesare Beccaria.
Un saluto.
Luglio 10th, 2025 alle 09:32
Allora facciamo una riflessione seria, non sull’accaduto, ma sulle reazioni.
Tralasciamo quindi le beghine woke e vediamo il mondo reale:
Una testata giornalistica famosa scrive “ammazza ecc… ecc… la gente applaude”
Se andiamo sui social dove sta la notizia i commenti che leggiamo sono: medaglia, ha fatto bene, meritato ecc…
Qui pure se dovessimo fare una conta la bilancia pende fortissimamnete per una parte.
Quindi il mondo reale è dalla parte del padre vendicatore
La domanda sorge spontanea: PERCHE’?
Le leggi in una comunità vengono fatte dalla comunità stessa, quindi se la vendette è reato è stato deciso nei secoli non si capisce come mai oggi ci sia questa inversione di tendenza.
La risposta è molto semplice e sta davanti a noi: PERCHE’ LA LEGGE NON FUNZIONA
Perchè se questo tipo dopo 2 anni scorrazava tranquillo dalle parti del padre che si è visto privare del figlio per un pugno di euro… la società ha deciso che la legge non funziona.
Per questo sono tutti dalla partre del padre.
Lasciamo quindi a casa i sofismi, le sparate ipocrite politicamente corrette, la situazione reale è questa…
Non è che il popolo ad un tratto diventa dalla parte della vendetta… lo diventa quando si rompe il cazzo di vedere gente che dovrebbe stare in prigione tutta la vita, libera dopo una decina di anni, o dopo 2 …
Vdz
Luglio 10th, 2025 alle 09:47
Che bello dai,viva la giustizia fai da te…fino a che tocca agli altri…
Luglio 10th, 2025 alle 10:11
24@Sassaroli
Ma sei sicuro che sia la magistratura responsabile di questa deriva oppure sono le Leggi che permettono una certa giustificazione ed il relativo lassismo?
Recentemente si sono viste inasprire le pene per reati minori, sicuramente fastidiosi, e ridurne altre i cui destinatari hanno un forte potere politico.
Perché la magistratura avrà ceramente le sue colpe, ma anche chi vota in parlamento lo fa verso chi ha più forza “contrattuale”
Luglio 10th, 2025 alle 10:30
Non voglio esprimermi sul fatto ,ha fatto bene?doveva aspettare la sentenza? Molti post sono contrastanti per vari motivi e per certi versi condivido entrami i pareri espressi certo chi scrive prima di tutto deve immedesimarsi nel padre poi scrivere onestamente cosa avrebbe fatto perché dall’esterno siamo tutti bravi .Mi pongo una domanda ,la maggior parte di questi presunti colpevoli non ha un euro allora mi chiedo chi pagherà i principi del foro ? I ricorsi in appello e Cassazione è risaputo che ci vogliono una montagna di soldi chi paga?
Luglio 10th, 2025 alle 16:41
come diceva il mai troppo compianto Gaber
” non ho paura di Berlusconi in se’ ma del Berlusconi che e’ in me ”
david
Luglio 10th, 2025 alle 17:48
Io paura punta.
Lui gli ha ammazzato il figliolo, il padre ha ammazzato lui.
Il padre è finito in galera ma l’ha scelto consapevolmente, quell’altro è finito al cimitero come il figlio, scelta che nessuno dei due ha fatto volontariamente.
Siamo pari.
Aveva a pensarci prima.
Amen
Luglio 11th, 2025 alle 09:36
Date una medaglia a quell’uomo 🎖️
Luglio 11th, 2025 alle 10:44
Il nostro sistema giudiziario è di antica derivazione. Fa parte di un’antica cultura sedimentata nel tempo ed adeguata ai tempi. Io mi ritengo abbastanza ignorante in merito, ma sono purtroppo fin troppo colto rispetto alla stragrande maggioranza della popolazione. Ed invece ci vorrebbe l’umiltà di chi affermava “so di non sapere”.
L’errore madornale e macroscopico è quello di ragionare a livello emotivo con la pancia. E’ il modo per non riuscire a dare la giusta rilevanza alle cose.
Luglio 11th, 2025 alle 10:58
Io trasecolo
Siamo in uno stato di diritto o no?
Se vale la legge del fai-da-te allora se vengo truffato posso andare a rubare in casa di chi mi ha truffato?
Se la giustizia non funziona, o almeno si crede che sia così, si cambia la giustizia. e si spinge i governi perché lo facciano.Oggi chi truffa l’erario per milioni può patteggiare e al massimo sta ai domiciliare nella sua villa al mare. Io se rubo una mela per fame finisco in galera, che si fa?
Luglio 11th, 2025 alle 12:04
Io penso che un problema importante sia nelle carceri di cui ultimamente, finalmente, si parla.
Sono inadeguate in termini numerici e strutturali.
Le leggi ci sono per mandare i delinquenti dentro (anzi di leggi ce ne sono fin troppe e la maggior parte di quelle degli ultimi anni sono solo spot elettorali), ma si tende a non mandare la gente in carcere perchè, semplicemente, non c’è posto.
Eppure il PNRR prevede fondi specifici a proposito e non so, sinceramente, quanto siano stati chiesti e con che risultato.
Per quanto riguarda il padre in questione, perdonatemi ma non mi sento di dare un giudizio; tendenzialmente non ritengo di essere un violento ed aborro l’omicidio, però a me un figliolo non l’hanno ancora ammazzato (mi tocco) e non so che reazione avrei.
Buona giornata,
Paolo Pisa
Luglio 11th, 2025 alle 15:36
David anche io ho paura, ma possibile che il mondo non riesca a fermare queste cose
La Repubblica – GAZA un razzo dell’Idf fa strage di bimbi, erano in fila con le mamme
alla Clinica Pediatrica per la distribuzione
del LATTE IN POLVERE.
Quindici morti, 10 ERANO BAMBINI
Giustificazione “MA ABBIAMO UCCISO UN TERRORISTA
VERGOGNA, NON OFFENDIAMO PIU’LE BESTIE
Luglio 11th, 2025 alle 16:46
Come il famoso film, io non ho paura.
E’ il caso di un padre disperato che non ha saputo gestire la sua situazione, cedendo ai più bassi istinti di vendetta.
Mai deve accadere questo in uno stato di diritto e per questo deve essere punito severamente per il suo omicidio volontario e premeditato.
Nessuno può decidere la colpevolezza di un imputato né tantomeno eseguire la condanna da lui pronunciata.
La vittima era in attesa del giudizio della cassazione, in quanto c’erano dubbi sul suo reale grado di coinvolgimento, quindi di cosa ragioniamo?
E’ facile essere dalla parte del sistema giudiziario solo quando siamo d’accordo con i suoi risultati. Così come in politica, è facile essere democratici quando si fa parte della maggioranza.
Chi invoca sentenze ed esecuzioni da Far West, sappia che negli Stati Uniti questo tipo risulterebbe non colpevole ed addirittura non più processabile, in quanto assolto in primo grado. In Italia invece ha avuto un secondo processo, dove è stato ritenuto colpevole ed ora aspettava la Cassazione.
Unico appunto che posso muovere, non conoscendo altro che quello emerso qui, è che magari poteva essere sottoposto ai domiciliari. ma niente di più.
Cirano
Luglio 11th, 2025 alle 16:50
Scusate l’OT ma oggi è il giorno di Kean in Arabia o al Manchester? Mi sono distratto ed ho perso il conto dei turni. Ieri rimaneva a Firenze, il giorno prima invece a Napoli. Quindi si, o Arabia o Manchester.
Lapi Dario
Luglio 11th, 2025 alle 19:26
David, non riesco a capire perché ma anche a questo giro non vedo il mio commento pubblicato.
Ultimamente sta succedendo spesso.
Paolo Pisa