Stiamo ballando sul Titanic?
Inserito da admin il 23 Giu 2025 7:28 am. Categoria: Senza categoria.
Ogni giorno le solite cose, per fortuna quasi tutte piacevoli, con in testa il futuro: non lunghissimo il mio, da costruire quello dei figli
Idee, progetti, confronti, la sensazione di provare sempre a fare il massimo, ma da qualche tempo ho un tarlo nella testa: il Titanic
Ho come la sensazione di continuare a danzare nel gran ballo della vita mentre il mondo è in mano a persone assolutamente inaffidabili, a volte al limite della patologia clinica, che stanno moltiplicando le guerre facendomi sentire sempre meno sicuro
Sono il solo ad avere così paura?
Giugno 23rd, 2025 alle 08:24
Da ieri mattina speciali TG a rete unificate con protagonista un vecchio con un cappellino rosso.
Chiudo TV e sui social “Io sto con..” con relative offese e solidarietà.
Tante certezze mentre io sono in totale confusione.
Forse sono troppo impegnato in serie crime, sport, non mi sono aggiornato ed ero rimasto alla garanzia di Travaglio e Conte che con Trump le guerre sarebbero terminate
Giugno 23rd, 2025 alle 08:55
Visto che certe persone sono state elette democraticamente il principale problema sono gli elettori.
Giugno 23rd, 2025 alle 09:01
Il problema è che se Trump…Netanyahu…Putin…Milei…(ma da noi ci metto anche uno come Salvini) sono al loro posto è dovuto al fatto che al mondo c’è gente che li ha votati e che si riconosce in loro.
E la cosa è ancor più preoccupante
Giugno 23rd, 2025 alle 09:18
per quanto mi riguarda sono in modalità titanic da anni: stiamo per andare a sbattere? si ma un birrino…??!
ecco….vivere il momento. al meglio.
Giugno 23rd, 2025 alle 09:18
Chiamami Iena,
Franz Papeott,
Nirvana,
Daniele,
al netto di dimenticanze dovremmo essere noi gli interessati alla call.
Una data potrebbe essere giovedi 26 pv in orario serale (non prima delle 19.00-19.30),.
Ho i contatti di Franz e di Iena.
Gli altri li potete inviare in privato ad alessio.rui72@gmail.com
Ovviamente se vi è qualcun altro è ben gradito.
Scusate il fuori tema.
Giugno 23rd, 2025 alle 09:21
Sembra un paradosso, ma mi viene da dire: per fortuna che c’è la deterrenza nucleare! Questo sostanzialmente, dovrebbe impedire una guerra globale, perché nessuno è al sicuro da tale rischio e se partisse un missile con testata atomica, probabilmente ci sarebbe l’annientamento del genere umano in tempo zero!
Per il resto, purtroppo, si stanno nuovamente rafforzando le prepotenze dei più forti (che non hanno solo spade, lance ed archi, come nell’antichità), che al momento sono essenzialmente 3: Putin, Trump e la Cina, che prima o poi (temo presto!) farà un sol boccone di Taiwan. E la risposta USA potrebbe essere…l’invasione della Groenlandia.
Poi si tratta di vedere quanto l’accordo sulle terre rare (che fa dell’Ucraina una specie di colonia USA) garantirà il territorio ucraino dall’espansionismo russo, che potrebbe perfino testare la reattività sul campo della Nato mettendo piede (nuovamente) nelle repubbliche baltiche. Per non parlare della polveriera Medio Oriente, ove l’intreccio di variabili è più elevato di quelle meteorologiche, che rende impossibile una previsione attendibile ad oltre qualche giorno.
Insomma, niente per essere sereni: in primo luogo perché nel 2025, se l’uomo non è sufficientemente evoluto per far dominare la pace, rischia semplicemente un’involuzione fino all’estinzione, che potrebbe anche essere determinata dall’IA, molto più “razionale” dell’essere umano, che potrà valutare come una minaccia, agendo per eliminarlo!
Ma non siamo sul Titanic, per il semplice fatto che quella nave riguardava una quantità infinitesimale del genere umano. Siamo banalmente in un pianeta dove il sistema “vita” è molto complesso e non è detto che la specie dominante continuerà all’infinito ad essere la medesima.
Giugno 23rd, 2025 alle 09:31
Veniamo da un periodo di 80 anni senza guerre in Occidente, MAI successo nella storia dell’uomo moderno.
La “colpa” di un così lungo periodo di pace è della democrazia, parola che sembra stia diventando obsoleta.
Anche durante la 2a guerra mondiale si disse che la forza non avrebbe aperto la strada alla pace, ma sono 80 anni che non ci facciamo guerre tra paesi democratici. Avessero vinto la Germania nazista e l’Italia fascista non penso proprio che dal 1945 ad oggi non avremmo vissuto altre guerre.
A me fanno paura certe “infatuazioni” di leader politici sedotti da modelli di governo alternativi alla democrazia. D’Alema circa un anno fa, in un’intervista ad uno sconcertato Stefano Cappellini, parlò di “Cina e Russia che si battono per un mondo più giusto, i presunti non democratici sono solo Paesi che cercano un nuovo assetto multipolare più giusto, pacifico e pure più ecosostenibile”.
Il virgolettato non sono parole mie, ma di baffino (quello che andò in guerra in Serbia e che commercia lecitamente armi alla Colombia per conto di Leonardo … ma poi sfila per la pace).
Per ora non ho paura (ne ebbi molta di più da ragazzino quando un altro leader molto democratico, tale Gheddafi, ci sparò un paio di Scud verso Lampedusa). Mi preoccuperò molto più di adesso se in Occidente decideremo di cestinare la democrazia per sostituirla con un clone autoritario. Sia esso di destra, di sinistra o di stampo religioso.
Le società occidentali spesso non si rendono conto del contesto di privilegio in cui vivono, circondate da un mondo segnato da ingiustizie e oscurantismo, e finisce che trovano quasi seducente ciò che invece dovrebbe allarmare.
Poi ci meravigliamo se le civiltà muoiono di suicidio, e non di assassinio, come scriveva lo storico inglese Arnold Toynbee.
Giugno 23rd, 2025 alle 09:41
“Andrà anche bene , disse il rospo, ma il contadino appunta la canna…”
Giugno 23rd, 2025 alle 09:52
Caro David il Titanic (metaforico) è già affondato da mo’.
Infine volevo precisare che sono stati Salvini e Taviani ad invocare il Nobel della Pace.
Lapi Dario
Giugno 23rd, 2025 alle 10:15
Tempo fa il compianto e sempre più rimpianto papa Bergoglio parava di guerra mondiale a pezzi. Ebbene ora Trump sta componendo le tessere di quel puzzle per unificare i vari conflitti e renderli planetari a tutti gli effetti.
Che il governo criminale israeliano fosse sostenuto da quello americano è cosa risaputa da sempre, ora però è stata varcata una soglia pericolosissima, quella dell’intervento diretto statunitense che spero non dia il via libera a catastrofiche conseguenze.
Gli studiosi del comportamento animale ci fanno sapere che i cani più sono piccoli di taglia più sono aggressivi. Dotare un Terranova dell’aggressività di un chihuahua sarebbe un grosso problema . Questo è quello che succede negli USA, dove il terranova nordamericano è condotto da un aggressivo bullo che da solo non farebbe danni ma con in mano la famigerata valigetta…
Il resto del pianeta è spaventato ed imbarazzato. La Cina chiede lo stop, la Russia corre in soccorso dell’alleato Iran, l’Europa prova a far ragionare le controparti, tentando la carta diplomatica.
E l’Italia? Lo scodinzolante e fedele amico di Trump, che risiede a palazzo Chigi, fa finta di niente cercando di sviare l’attenzione sul piano Mattei, di cui ora non frega un cazzo di niente a nessuno. La pulce Taviani sta comoda e sicura fra i peli del fedele cagnolino di Trump. Salvini invece mi sembra in crisi. Avete presente l’Asino di Buridano? Ecco lui sta in mezzo al fraterno amico Putin, del quale porta le magliette, ed al “Nobel della pace” USA. Saprà decidere da che parte stare o morirà di stenti?
Chiudo facendo presente l’unica dichiarazione ufficiale di Palazzo Chigi è quella che chiede che il conflitto in Iran non si estenda. Capito? La sora Meloni vorrebbe che Donald e Bibi possano continuare indisturbati e che nessuno osi interferire col loro piano di distruzione sistematica del medio oriente.
Speriamo di cavarne le gambe, Cirano
Giugno 23rd, 2025 alle 10:30
Concordo, purtroppo noi “adulti” riusciamo nell’impresa di andare fuori di testa di questo continuo stato di emergenza per tutto, mentre i giovani purtroppo complice il triplo bombardamento mediatico rispetto alla nostra giovinezza ne pagano le conseguenze triple…disturbi comportamentali patologie psicologiche varie sono in aumento esponenziale, la loro fragilità è evidente.
Fare il genitore adesso è impresa titanica…dice bene il mio babbo, il mondo è cambiato talmente tanto che è inutile cercare di rapportare i vecchi valori al mondo di oggi.
Siamo circondati da dei pazzi scatenati, schiavi di un modo fatto solo di un economia tossica.
Basta solo un dato per capire fino a che livello di stupidita è arrivata la razza umana…nel mondo ci sono + di 12000 testate nucleari , ne bastano 10-15 lanciate in alcuni posti strategici per annientare tutto e tutti, pensare che il bottone di lancio è sotto decisione di questa marmaglia di politici padroni del mondo è agghiacciante.
Giugno 23rd, 2025 alle 10:34
1945 Mahatma Gandhi: “se l’umanità non intraprende un percorso di non violenza, si suiciderà”. Poveri noi.
Giugno 23rd, 2025 alle 12:05
Quello che che critica TV e social perché ci sono partigiani con offese e solidarietà cerca di screditare (nello stesso post) una parte della politica e una parte del giornalismo.
Dare un’occhiata a Luca 6,39-45 anche se non si è credenti, talvolta, può servire.
Giugno 23rd, 2025 alle 13:12
La similitudine è azzeccatissima. Ma certuni sono colpiti da un tale ottundimento da non vedere più nulla, accecati dall’aver consegnato il cervello all’uomo forte (o la donna) perché ci pensi lui (lei). Intanto scivoliamo sempre più giù!
Giugno 23rd, 2025 alle 13:23
Danik, non è un paradosso, ma è la verità.
Se l’Ucraina avesse mantenuto il suo arsenale nucleare (ceduto con il Memorandum di Budapest) la Russia non l’avrebbe invasa.
È per questo che (paradossalmente) un riarmo europeo è necessario, se cappellino rosso ci toglie lo scudo della Nato che ci ha fatto vivere quasi un secolo di tranquillità.
La storia del novecento ci ha inseganto che la pace viene perseguita attraverso il riarmo, piuttosto che attraverso il disarmo. Le guerre esistono da sempre e una società disarmata rischia di favorire i leader e i Paesi più bellicosi.
La pericolosità del mondo odierno sta più nella narrazione di formazioni come AFD, ma anche della Lega o dei Maga che predicano una svolta autoritaria (il maschio bianco!!) in nome della pace. E lo stesso da estrema sinistra dove si cerca una pace ideologica, anche ingiusta, e pur di condannare l’imperialismo occidentale si prendono le difese di dittatori e teocrati.
Gli estremi (sia a destra che a sinistra) che predicano la pace (i Maga che si lamentano dell’attacco all’Iran di Trump perseguono lo stesso fine dei ProPal) portano diritti a governi autoritari dove domina la disciplina e a mancare è la libertà, in nome dell’equilibrio mondiale multipolare.
Ed è questa la cosa che più mi spaventa.
Giugno 23rd, 2025 alle 14:25
E se sì, lo abbiamo già speronato il Làisbergh??
@12 Mahatma Gandhi fosse qui avrebbe preso il posto in cella di Mohamed Morsi (non so se rammenti, non è passato molto tempo)ad andare bene avrebbe pagato uno scafista per poi… entrare in cella da quest’altra sponda, resistenza passiva più annessi.
Evidentemente per costoro la non violenza è il proseguimento della violenza con altri mezzi. Tàaacc!!
Quando una giovane madre inizia a dire “meritiamo l’estinzione”, come sul Corriere qualche giorno fa, ecco: magari quello è il segnale dell'”avvistamento”…??
Giugno 23rd, 2025 alle 15:04
Comunque, guardiamo il lato positivo: da ora in poi gli adoratori nostrani di trump (con la minuscola) non potranno più propinarci la melensa, stucchevole manfrina del “ma trump non ha mai fatto la guerra”.
Che tra l’latro non era neppure vera perché alcuni missili in Iran e Siria li aveva tirati pure durante il primo mandato…
Quindi, parafrasando la tua metafora del Titanic, mi godo il suono (silenzioso) dell’orchestra dei tifosi trumpiani di casa nostra, in attesa che il transatlantico affondi…
Giugno 23rd, 2025 alle 15:10
Sarà per un motivo anagrafico, (vado verso i 70) ma con un po’di memoria storica è da un pezzo che siamo sul titanic, vale a dire da quando la tecnologia ha creato armi che possono colpire a decine, centinaia, migliaia di chilometri.
Nell’antichità se abitavi a Roma non venivi nemmeno a sapere se in Mesopotamia c’era una guerra, oggi nel mondo globalizzato, qualunque avvenimento ti riguarda e può interferire con la tua vita.
Ricordo i tempi della naja, carrista tra Pordenone e Gorizia, ovvero nel posto preciso da cui sarebbero passati i sovietici se avessero deciso di venire a guastare la festa anche a noi, in un momento di pausa chiesi al mio colonnello cosa sarebbe successo se……..
Lui mi rispose ghignando che avremmo avuto pochi minuti per scegliere se resistere e rimanerci stecchiti oppure arrenderci con ordine.
Pensate alla crisi dei missili di Cuba nella quale ci siamo andati molto vicini ecc. ecc.
Tutto ciò per dire che continuo a preferire le democrazie, a Trump nel 2028 scade il mandato e così ai vari governanti europei.
Ma quando scade il mandato a Putin, a Khamenei, a Xi Jin Ping, al grullerello della nord Korea?
Anche le democrazie sbagliano ma possono correggersi e comunque se fanno boiate spesso la stampa lo racconta.
Tiremm innanzi!
Giugno 23rd, 2025 alle 15:44
mi scappa da ridere a leggere commenti di chi se la prende con Trump e chi l’ha votato, dimenticandosi che prima c’era uno anche peggio e anche li qualche coglione che l’ha votato ci deve pur essere stato. mi fa anche ridere che parla del nostro governo che non prende posizioni. Non le prede perchè l’Italia non conta una sega, l’unica cosa che può tentare di fare è fare da paciere ma la vedo parecchio dura. Beh, ragazzi.. io la parte migliore della vita l’ho vissuta e anche parecchio bene. se mi casca un missilone nel capo da qui in avanti, mi leva anche un pensiero. vado avanti facendo finta di nulla tanto è nulla quello che posso fare.
Giugno 23rd, 2025 alle 16:53
Paura che strano sentimento. Se tutti ne avessero starebbero tutti più attenti a fare e a dire cose.
Ho quasi 60 anni e sinceramente non ho paura ma ho sempre un qualcosa che mi logora da dentro. Sono un egoista e non penso tanto ai figli ma penso a me stesso e a questo mondo cosi pazzo.
La verità David è che non si fanno guerre per paura, ma ci sono situazioni complesse irrisolte appositamente per poi fare guerre.
Don bass, Israele, Palestina …sono le ultime sui giornali ma il mondo ne è pieno.
Che poi nessuno guarda dentro le situazioni e tutti pensano che la pace e la democrazia occidentale sia la cosa migliore per tutti.
Ma che i palestinesi dovessero avere un loro stato riconosciuto è una cosa cosi ovvia
Che nel Don bass meta voglionos tare con i russi e emta con gli ucraini è altrettanto ovvio…vabbeh
Giugno 23rd, 2025 alle 17:43
O Daviddde…… ma se c’è chi dice che, in fondo in fondo, qui’ coglione co’ i’ cappellino rosso su i’ capo unnè poi cosi male e comunque l’è meglio di quello che c’era prima….. icchè tu voi sperare!!!!!
Giugno 23rd, 2025 alle 18:09
…e quella è esattamente la misura di quanto te ne frega.
Peccato, perché invece ogni tanto è interessante leggerti.
Buttarsi nel fuoco, no, quello no, ma da lì all’ignavia, beh… del resto gli ignavi facevano schifo anche ai dannati dell’inferno: cioè, gente costretta per l’eternità eterna ai supplizi divini, dice guarda, migliaia questa fine qui che la fine tua.
Poi fai un pò te.
P.S. O non fai: fai proprio come te pare!!!
Giugno 23rd, 2025 alle 18:51
@Alessio, voi fissate, io sono in un momento delirante tra concerti, lavori vari e genitori anziani. Se posso mi aggrego. Ci sentiamo in privato. Grazie!
Giugno 23rd, 2025 alle 19:04
@Raz, di presidenti americani “buoni” è difficile trovarne per definizione, perché la politica estera americana di buono ha sempre avuto poco. Scusa la semplificazione estrema ma come sempre ho poco tempo. Però due cose possiamo dirle con certezza. Primo, quella del Trump pacifista è sempre stata una baggianata e ora più che mai. Secondo, nel 2015 fu siglato con l’Iran un accordo sul nucleare da Stati, Uniti, Europa, Cina e Russia (pensa te). Accordo dal quale unilateralmente nel 2018 è uscito Trump e che ha portato a questa situazione. Questi sono dati di fatto. Su tutto il resto possiamo discutere volentieri. Un saluto.
Giugno 23rd, 2025 alle 19:05
Ma quanti anni era che gli americani gliele promettevano all’Iran? una ventina? forse anche di più. mi ricordo quando a capo dell’Iran c’era quello con quelle giacchettine, cattivo a bestia e presidente Usa mi pare era Obama. Sempre a guardare che facevano col nucleare. ora io non lo so cosa facevano li sotto terra, se è giusto fermargli i lavori, se davvero volevano fare una atomica oppure ci si volevano solo riscaldare loro, sono problemi dalle mille sfaccettature e bisognerebbe analizzarli da tutti i punti di vista. Sono sicuro che se ha attaccato Trump, lo avrebbe fatto anche la Kamala, non penso sia una decisione solo politica. Certo, ora bisognerebbe sanzionare gli Usa per via del discorso “agressore” contro “aggredito” tanto caro agli europei verso Putin. Oppure noi si pole fare che ci pare e gli altri no? ragazzi, speriamo in bene e che un venga di peggio.
Giugno 23rd, 2025 alle 20:19
Effettivamente una analisi serena, priva di ossessioni e di stereotipi da super-ego, ci conferma che la deterrenza nucleare è una specie di assicurazione rispetto ai conflitti. Tutti i conflitti recenti sono stati fra nazioni sprovviste di questa tecnologia terribile o in casa di queste ultime, dal Vietnam alla Corea, dall’Afghanistan all’Iraq, dalla ex Jugoslavia ai conflitti odierni oltre che nelle guerre tribali in Africa.
In questo contesto la decisione di fermare la proliferazione di ordigni nucleari avrebbe un senso se condivisa e colla progressiva riduzione degli armamenti che invece tende ad aumentare. E ritengo questa visione conservatrice cozzi con il progredire dell’umanità.
Nel 2015 Obama ultimo presidente USA con un minimo di senso da statista, e nonostante il senato in mano all’opposizione, tratta con gli Ajatollah un rallentamento nella corsa all’atomo in cambio di rimozioni di sanzioni in essere. Il presidente Trump si ritirerà dall’accordo PAGC nel 2018 nonostante la certificazione del rispetto degli accordi degli ispettori USA e terzi, reintroducendo sanzioni con tanto di convitato di pietra Netanyahu.
“Attaccherà l’Iran perché è incapace a negoziare” scriveva Trump su Obama. Se non fosse una tragedia sarebbe una farsa:
http://www.blitzquotidiano.it/politica/ipse-dixit-quando-trump-twittava-contro-obama-attacchera-liran-perche-e-incapace-a-negoziare-3722680/
Adesso il premio Nobel invocato da Salvini ha deciso di fare quello che USA fanno da quasi un secolo e mezzo: fare la guerra in casa d’altri con la teoria degli stati canaglia e dell’asse del male, radicalizzazione moderna delle origini puritane e delle dottrine calviniste dello zoccolo WASP.
La storia non insegna nulla a chi è interessato solo al proprio interesse, altrimenti qualcuno potrebbe argomentare che riarmi e xenofobie irrazionali portano a conclusioni funeste. E’ davvero triste che solo lo spauracchio dell’atomica ci trattenga farci la guerra e non la consapevolezza della condivisione in questa porzione di tempo e in questo mondo straordinario.
E un de profundis alla NATO e al tentativo di uomini stufi di orrori che hanno cercato di controllare i peggiori istinti umani, per dare dignità e speranza a tutti, per l’ennesima volta sconfitti dagli istinti peggiori. Ma senza sogni e visioni che futuro avrà l’umanità?
Giugno 23rd, 2025 alle 21:57
Franz ti faccio i complimenti. Sei stato preciso, giustamente equilibrato ma abbastanza appassionato.
Io non riesco ad essere così e solo per dirne una dico: ma che cazzo è questa novella che non facciamo guerre da 100 anni? Forse non le facciamo da noi ma tralasciando la Jugoslavia siamo andati ad “esportare democrazia” con le bombe in tutto il mondo, insieme a quei coglioni, bulli, prepotenti, massacratori, ipocriti degli Americani abbiamo rovesciato il mondo per fare si che tutto peggiorasse. Anzi per fare si che niente sfuggisse al loro controllo e che diventasse un pericolo per la loro cazzo di democrazia.
La democrazia…ma ancora qualche rincoglionito che ci crede? Dai su…aprite i vostri occhi!!!!
Giugno 23rd, 2025 alle 22:00
Intendevo Mfranz…ma faccio i complimenti anche a Franz Paperott.
Giugno 23rd, 2025 alle 22:17
Omino di Ferro al 15.
La penso come te.
Dobbiamo riarmarci, ma come Europa e non come Italia. IL riarmo deve avere delle precise caratteristiche: a) finanziato con titoli europei; b) domanda di armamento rivolta esclusivamente ad imprese europee, meglio se si avvia un processo di aggregazione industriale in tal senso.
Inoltre, dobbiamo considerare altamente strategico il settore delle comunicazioni, che deve essere prodotto ed organizzato da entità pubbliche dell’Unione. Non è delegabile nè esternamente e nè a privati.
Anche se non più nell’Unione bisognerà includere la Gran Bretagna in questo disegno.
Solo così a nessuno verrà la tentazione di considerarci divisi o insieme, un bocconcino prelibato.
Mi auguro che destra, centro e sinistra cooperino in tal senso.
Purtroppo il pacifismo di “mettete i fiori nei vostri cannoni” è bello, ma impossibile.
Chi vuol ingrandirsi rivolgerà le sue attenzioni ai più deboli e non ai più forti.
Quindi, sono per il riarmo che porti nuova tecnologia, sostenga l’economia europea e renda l’Europa autonoma rispetto alle altre potenze. Magari oggi amiche, da domani chissa!
Un saluto.
Un saluto.
Giugno 23rd, 2025 alle 22:42
È evidente che ci sia un problema col suffragio universale, bisognerebbe trovare un criterio, ma veramente minimale, per selezionare gli aventi diritto al voto. Mi sembra chiaro che il solo fatto di esistere ed avere cittadinanza non produca scelte sensate. Se fosse stato per Londra la brexit non avrebbe prevalso; se fosse stato per New York e San Francisco Trump non avrebbe vinto e così via.
Quindi l’ignoranza provoca danni .
Avrei una proposta , semplice: ad ogni elettore potenziale viene consegnata una fake news ( esclusi gli over 75), se in 5 minuti dimostra di sapersi districare per verificare la fonte e stabilirne la falsità , egli avrà diritto di voto. Magari è una cazzata, però qualcosa affinché scelte idiote ( fuori dal senso comune) rovinino la nostra specie andrà pensata. Ho molta paura anch’io e non sopporto che sia causata dall’approccio superficiale del pensiero infantile ( io, io, mio, mio) che vorrebbe semplificare ciò che è estremamente complesso.
Giugno 24th, 2025 alle 00:02
Gionny, non riesco mai a capire bene fino in fondo quello che dici, hai uno stile molto criptico e mi è venuto quasi il dubbio che ti rivolgessi a me. Ignavia? E di che? Pensi che tu non ignaro puoi fare qualcosa in una situazione di geopolitica mondiale? L’unica cosa che puoi fare è farti venire il mal di stomaco. Quello che sarà, sarà.. rilassati. Che anche te mi sa che non sei un ragazzetto, concentrarti su problemi che puoi affrontate.
Giugno 24th, 2025 alle 09:19
o bravo Greg.. chi la pensa come te può votare, gli altri no. ganzo..! garberebbe anche a me. Ci hanno già pensato in diversi, comunque è un’idea un pò sfruttata. Anzi, guarda si farebbe prima a toglierlo del tutto il voto cosi ci vanno quelli che garbano a te per sempre e duri meno fatica.
Giugno 24th, 2025 alle 09:35
@ Greg (30): il diritto al voto solo per gli acculturati e gli intelligenti. Ovviamente perché la maggioranza ha scelto quello che non piace a te. Mi sembri D’Alema quando spiegò il successo di Berlusconi definendo “coglioni” i milioni di italiani che l’avevano votato. Leggo te e capisco che da quanto si può essere democratici si rischia di diventare antidemocratici.
Detto questo te la faccio io una bella proposta: invece di togliere il diritto di voto perché non togliamo la cittadinanza italiana a tutti quei connazionali che si macchiano di determinati reati contro il proprio Stato? Corruzione, concussione, frodi fiscali, truffa ai danni dello Stato e così via? Invece di parlare di metodi per rendere più facile il rilascio della cittadinanza agli stranieri iniziamo a rendere più semplice il modo di togliere la cittadinanza agli italiani che non se la meritano. Senza cittadinanza non avranno neppure il diritto di voto, no?
O magari la toglieremmo a quelli che te ritieni capaci di individuare la famigerata “fake news”?
Giugno 24th, 2025 alle 09:38
Da povero ed umile abitante di un piccolo paese disperso fra i monti, mi chiedo: Ma possibile che il destino del mondo debba essere deciso da gente che dovrebbe essere ai giardini a guardare i nipoti, a non uscire nelle ore più calde del giorno, bere molta acqua e mangiare frutta quando fa molto caldo? Ma possibile che il futuro debba essere deciso da gente che fra 10 anni ne avrà quasi 100? Io quando parlo con ultra ottantenni mi ci rivolgo come ai bambini di 10 anni…. mi sembra assurdo che gente con probabili disturbi senili debbano avere in mano il potere ed il futuro mondiale. Fra un po’ gli tolgono anche la patente e vogliono continuare a guidare un paese intero. Possibile che oggi si debba dare ascolto a chi ha il telefono Brondi con i tastoni e l’sos beghelli al collo? Ma mettiamoli tutti in una RSA, gli compriamo i carrarmatini, i soldatini i missilini e se del caso volessero fare a botte fra di loro ci penserà la badante a rimetterli in riga. Sia chiaro io adoro gli anziani ma non tutti, questi mi stanno altamente sulle palle.
In ogni caso, sempre forza Viola.
Giugno 24th, 2025 alle 10:29
@Iena.
Massi, i disastri “esportati” dagli americani nei decenni sono sotto gli occhi di tutti, e lo sono anche perché ciò che succede nelle democrazie è sostanzialmente noto. Poi mi viene anche da pensare che senza l’intervento americano la sola Resistenza non ce l’avrebbe fatta e che oggi parleremmo tedesco, marceremmo col passo dell’oca e forse non avremmo la carbonara.
Una battuta per dire che, con tutte le imperfezioni del caso, preferirò sempre le democrazie occidentali alle dittature in stile Russia, Iran o Cina che curiosamente (e per me con grande dispiacere) affascinano tanto la sinistra.
A presto!
Giugno 24th, 2025 alle 10:34
@sculacciabuhi:
Come ho scritto sopra e come ha ribadito MFranz, c’era un trattato siglato da un presidente democratico dal quale un presidente repubblicano è uscito unilateralmente. Il successivo presidente democratico ha cercato di convincere l’Iran a rifirmare l’accordo, ma la risposta è stato un semplice quanto ovvio “Fool me once, shame on you. Fool me twice, shame on me”, che più o meno significa “Un’altra volta un tu mi ci ribecchi”. Poi torna il precedente presidente repubblicano e bombarda l’Iran. Quindi no, possiamo affermare con buon senso che Kamala non l’avrebbe bombardato, che quelli e quegli altri non sono tutti uguali e che le elezioni cambiano la storia.
Un saluto.
Giugno 24th, 2025 alle 12:10
David paura di che? Nel mogano siamo destinati ad andarci tutti. Tutt’al più si finisce nell’organico e diventiamo compost. Farsi cremare a me non pare una bella scelta, per l’ambiente dico. Respirare le polveri sottili dei morti non mi pare una bella idea. Per il resto che la vita umana abbia poco valore è cosa storicamente “naturale” e direi anche abbastanza diffusa al di fuori dell’Europa. Quando fanno i conti e dicono che siamo alla soglia dell’ottavo miliardo di persone, il “valore” della singola persona è ovviamente svilito. Tanto ci sarà sempre qualcuno in grado di prendere il nostro posto. Succede nelle famiglie che nuovi babbi sostituiscano vecchi babbi; succede sul lavoro che nuovi assunti con contratti a termine sostituiscano vecchi decrepiti che guadagnano di più. Succede nelle banche che mandano in una sorta di dorato prepensionamento i propri dipendenti regalando 5/6 anni di stipendio pur di non averli tra i piedi, tanto gli costa di meno che tenerli a lavorare che oggi bastano due persone invece di dodici. Per il resto nessuno ha il potere di far evitare ai propri cari le mazzate che la vita indubbiamente presenta a tutti tra capo e collo e prima o dopo. Il Titanic è la vita stessa: ci hanno premiato col biglietto il giorno che da spermatozoo abbiamo vinto la gara per la fecondazione dell’ovulo e credimi eravamo proprio tanti a competere.
Giugno 24th, 2025 alle 12:38
Caro David,
le tue preoccupazioni sono le mie, come lo sono per molti.
Adottando la tua metafora, peraltro molto bella, cosa può fare il passeggero del Titanic?
Se l’urto è già avvenuto, può fare poco; le scialuppe sono insufficienti, in acqua non si resiste (Di Caprio docet) e forse davvero conviene ballare e cercare di passare gli ultimi momenti con spensieratezza, se ce la fai.
Se l’urto non fosse avvenuto (e questo è il caso nostro), quali armi ha in mano un passeggero consapevole del possibile disastro?
Può forse andare dal comandante ed avvisare che ci sono iceberg in zona e di andare più piano, ma poi?
Verificando che la nave non ha diminuito di un nodo la sua velocità e non ha modificato di un grado la sua rotta, può forse rivolgersi agli altri passeggeri per trovare appoggio.
Sicuramente se a quel punto tutti i passeggeri chiedessero al capitano di cambiare rotta, questo avverrebbe, ma, parliamoci chiaro, sarebbe un qualcosa difficile da realizzare; quasi certamente il passeggero sarebbe preso per visionario e allarmista e magari si ritroverebbe a passare gli ultimi istanti della sua vita chiuso a chiave nella sua cabina.
Ora, come ho già scritto, la metafora, se pur bella, è un po’ azzardata.
Io non penso che si sia così pochi ad essere passeggeri consapevoli del possibile disastro e non penso nemmeno che molti dei governanti Europei (compresi i nostri) non abbiano anche loro questa consapevolezza; il problema è che la politica ha delle logiche differenti dal buon senso e, proprio per questo, a volte pericolose.
Qualche segnale, nel nostro piccolo, possiamo forse darlo; personalmente tempo fa firmai un appello di Emergency per Gaza e già lo so che qualcuno storcerà il naso, pensando che non serva a niente e che, se fatto da Emergency, è un appello di parte.
Perchè vedi David, noi umani, abbiamo uno spregevole vizio: di dover sempre categorizzare e di essere divisivi quando non dovremmo esserlo.
Ecco quindi che azioni quali raccolta firme, marce, lettere, il più delle volte sono viste, ammetto non so quanto giustamente, come strumenti politici, andando a travalicare il loro senso primario, se mai ci fosse.
E questo mi frena, tanto.
Ben poca roba ho fatto firmando quell’appello, però ti dico cosa mi piacerebbe fare: partecipare ad una “vera” marcia della Pace, una marcia senza vessilli, senza nessuno che urli contro popoli e etnie, non una marcia “contro” ma a “favore” di una visione di mondo in cui le prevaricazioni non hanno senso.
Saluti
Paolo Pisa
Giugno 24th, 2025 alle 12:48
Raz, essere ignavo ed essere ignaro sono due cose molto diverse.
Giugno 24th, 2025 alle 14:48
Viola1946 29
D’accordissimo con quello che hai scritto. Il riarmo europeo come deterrenza mi sembra l’unica via percorribile per non farci invadere.
E concordo nel fatto che l’aggregazione europea non deve limitarsi solo alle armi, ma anche alla ricerca tecnologica e a un interesse ideologico e culturale comune.
Altrimenti sarebbe inutile avere una forza comune che combatte per ideali diversi.
E qui casca un po’ l’asino, perché le spinte disgregatrici dei vari Orban, AFD, Lega, Front National stanno raccogliendo molto consenso e pensare al proprio orticello nazionale quando devi contrastare Russia, Cina e Stati Uniti a me pare un suicidio.
Non solo sul tema della difesa, ma anche su quello economico e ideologico.
Purtroppo però non vedo nelle forze che hanno governato e governano l’Europa, quella spinta necessaria ad unirci sotto un pensiero comune. Troppa burocrazia e poche idee sul modello di mondo che vorremmo. Tanta razionalità e poca voglia di far sognare.
Giugno 24th, 2025 alle 16:14
oggettivamente parlando stiamo vivendo nel periodo storico piu pacifico e prolifico dell’intera storia dell’uomo, il sentimento da titanic e semplicemente perche lei vive troppo nel momento, sui social, sui TG, sui tweets…
si dia una rilassata e legga qualche libro di storia ogni tanto
Risposta
Credo di aver letto più libri di storia di lei e non ho social
Credo proprio che abbia sbagliato persona
Giugno 24th, 2025 alle 17:20
@Harlan: a volte sono diverse anche le cose che scrivo io da quelle che riporta il correttore automatico. 🙂 avevo scritto ignavo.
Giugno 24th, 2025 alle 18:35
Greg al 30:
Epistocrazia
Ha un senso, però è impossibile da perseguire partendo da uno stato democratico.
Giugno 24th, 2025 alle 18:35
In natura, l’estinzione (di qualsiasi specie) non è l’eccezione, è la regola. E siccome noi siamo i più intelligenti, ci estingueremo per mano di noi stessi.
Giugno 24th, 2025 alle 19:13
Invadere noi e chi? Ma soprattutto a quale fine?I russi hanno un territorio con oltre venti fusi orari,un territorio straricco di materie prime , e così grande che non riescono a controllarlo.Vengono qui a fare che?Per completare l’idiozia degli europei,che forse non si rendono conto di quanto sono idioti,oggi un esponente europeo chiede a Teheran,all’Iran quindi,di “fermarsi”.Mica lo chiedono al criminale israeliano ed il suo degno compagno ,visto che loro , si ‘,devono fermarsi in quanto aggressori.Chiudo con l’ultima cazzata sul Cambio di regime che gli iraniani ,secondo i nostri beoti europei ed israeliani,accetterebbero.Chi. Pensa una simile follia non ha mai visitato ,neanche come turista l’Iran,ma non sa neanche dove si trova l’Iran.