Gli scenari fantascientifici, eppure reali,  del calcio: un allenatore licenziato prima di una partita decisiva, Mancini che si pente e si propone per la Nazionale, confermando così che esistono uomini che hanno la faccia come altre parti anatomiche, un ottimo allenatore di 74 anni che dopo aver dato l’addio alla panchina dovrebbe dividersi tra Roma e Nazionale e Pioli che sta cercando di liberarsi dai dorati legami arabi e che è poi quanto più interessa al popolo viola

In questo disastro prossimo venturo e presente l’idea spiazzante, per la Fiorentina, sarebbe quella di provare a sentire Luciano Spalletti cosa ne pensa di sfogare l’enorme rabbia che ha dentro venendo ad allenare la Fiorentina, che poi, a sentire lui, sarebbe sempre stata la sua ambizione

Il recente passato di Prandelli, tornato nel 2014 troppo presto in panchina, giocherebbe a suo sfavore, ma qui siamo in un contesto completamente diverso e se davvero non si arrivasse a Pioli la suggestione di vedere Spalletti sulla panchina viola, oltre alla certezza della sua bravura di allenatore di club, sarebbe veramente qualcosa di unico