Da queste parti il senso civico c’è sempre stato e sappiamo bene cosa accadde per tanti, troppi mesi, dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, quando l’Italia si liberò dall’infamia nazifascista, e c’è pure una discreta tradizione orale che permesso di tramandare a figli e nipoti i sacri valori della libertà e della democrazia

Andare a votare è un diritto-dovere che ognuno di noi dovrebbe sentire e il crescente astensionismo dell’ultimo decennio è un preoccupante segnale di allarme per presente e futuro, ma i referendum sono qualcosa di diverso dalle elezioni, perché il mancato raggiungimento del quorum impone delle scelte che potrebbero anche portare a disertare l’urna

Non è bello, non è elegante, ma fa parte del gioco, di questo gioco, a cui hanno partecipato tutti in uno stucchevole gioco politico delle parti che non vale neanche la pena di seguire nei suoi protagonisti, così tristemente lontani da chi questa amata Repubblica l’ha costruita quasi ottanta anni fa

Buon referendum a tutti