La mia adolescenza è stata segnata dai libri di Oriana Fallaci: da “Lettera ad un bambino mai nato” a “Un uomo”, divoravo letteralmente quello che lei scriveva, adorando la sua prosa e la profondità dei concetti espressi.
Poi deve esserle successo qualcosa, collegabile probabilmente con il cancro che la colpì anni fa e che per fortuna sembra ormai sconfitto.
Questa fiorentina di quasi 77 anni è diventata intransigente, intollerante e pure profeta inascoltata di sventure.
Successe quando immaginò le disgrazie peggiori ad una Firenze che si stava attrezzando per accogliere nel novembre 2002 i no-global.
Non accadde niente e a molti Fallaci-boys dispiacque: niente vetrine rotte, il Ponte Vecchio rimasto al suo posto, addirittura nemmeno un ferito.
Ora, dopo aver dichiarato guerra ad una decina di Stati canaglia (manco fosse lei stessa una Nazione) ha deciso di complicarci un po’ la vita con la storia della sua prossima vignetta anti-Maometto, in cui il Profeta verrà irriso per la sua poligamia.
Non ci bastava quindi il Calderoli-ridens (avete notato che in ogni foto è sempre sorridente?), adesso i fanatici avranno altri motivi per assaltare le ambasciate italiane e magari qualche pazzo deciderà pure di metterci una bella bomba in casa, forse a Firenze, dove la signora Fallaci è nata.
Grazie Oriana per movimentarci un po’ il futuro, perché qui tra aviaria e crisi economica rischiavamo di annoiarci un po’.