Domani il mandante morale di questo blog, Savero Pestuggia, compie cinquanta anni.
E’ tra le quattro/cinque persone a cui mi sentirei di affidare la conduzione degli affari di casa Guetta in caso di prematura dipartita del sottoscritto e credo che questo basti a spiegare l’assoluta fiducia che ho nei suoi confronti e l’amicizia che ci lega da oltre venticinque anni.
Ho conosciuto prima il babbo, il grande Rocco, da cui Saverio ha ereditato il codice etico, così raro da trovare oggi in circolazione.
Telefonavo a casa Pestuggia nel 1978 per avere i tabellini della Rondinella che poi mettevo sul Tirreno.
Più tardi ho incrociato Saverio a Calcio Più, dove lui faceva tutto e non gli davano niente.
Una pessima abitudine, che gli è rimasta più o meno addosso per trent’anni, e che con violanews non è certo migliorata…
Per nove anni siamo stati Radio Blu, nel senso che c’eravamo solo noi due a fare il Pentasport, due volte alla settimana.
Ci siamo divertiti, lui ha vissuto da amico silente e giudizioso le mie numerose peripezie sentimentali, magari pensando a quanto fosse fortunato ad essere molto più tranquillo di me.
Abbiamo infatti due caratteri completamente differenti: io mi accendo facilmente (ora meno, ma insomma…), lui è un riflessivo, uno che prima di litigare ci pensa dieci volte e poi non ne fa di niente e che quando si inalbera vuol dire che siamo ben oltre la soglia di sopportazione.
Gli voglio molto bene, ma non vado a casa sua da almeno dieci anni per via dei sette gatti che lui adora, così come tutti gli animali, tranne i facoceri, che effettivamente non trovo troppo simpatici.
Credo che si sia entrati in rotta di collisione non più di tre volte, di cui una a causa delle nostre consorti (quella mia dell’epoca, che era anche una delle migliori amiche della tuttora in carica signora Pestuggia) e questa mi pare una cifra significativa per due che si frequentano e lavorano insieme da una vita.
A volte ho come la sensazione di essere troppo impetuoso con lui e ripenso ancora con un brivido a quando tentai invano con tutte le armi dialettiche che avevo a disposizione di convincerlo ad assumere come giornalista a tempo pieno a violanews un comune conoscente, una persona che poi si è dimostrata per entrambi molto falsa.
Visto che domani di auguri ne riceverà tanti, perché cinquanta anni sono davvero importanti, stavolta ho voluto giocare di anticipo.