Lo si può essere in tanti modi, per esempio come la madre dell’appuntato Montella, che chiama in causa Napoli e Gomorra per difendere il pargolo dalle accuse piacentine.

Non te lo insegna nessuno ad essere padre (e madre), bene che vada è come quando si parla degli allenatori: i migliori sono quelli che fanno meno danni possibile, tanto in campo ci vanno i giocatori.

Ecco, in campo ci vanno i figli e a volte non bastano insegnamenti verbali e esempi dati in una vita.

Arrivi a qualche certezza solo alla fine di dolorosi percorsi di consapevolezza di errori fatti, sperando sempre tra l’angoscia e il senso di colpa che non sia troppo tardi.

Poi c’è il fatto che spesso si è in due e sarebbe di solito un bene per i figli, ma bisogna vedere chi è l’altra/o, il suo livello di intelligenza e di maturità.

Alcuni farebbero volentieri a meno della controparte e comunque la mamma dell’appuntato Montella, fedele servitore dello Stato, fa per due, lei basta e avanza per tutti.