Quello che sapete della mia vita, ammesso e non concesso che interessi a qualcuno, lo troverete solo sul blog: non ho Facebook o altri canali che esaltano il narcisista che è dentro ognuno di noi e che oggi, in un’epoca in qualche modo degenerata dai social, si esprime sotto varie forme

Il 2020 che comincia domani mi porterà al misterioso traguardo dei 60 anni, che sono un’enormità rapportati al ragazzo che ero e che però mi risultano oscuri perché davvero non me li sento addosso e comunque ci sono.

Fino a buona parte della prima metà dei primi cinquanta anni non facevo altro che ripetermi quanto ero stato fortunato e indubbiamente lo ero: vita liscia, nessuna malattia, famiglia apparentemente perfetta, lavoro soddisfacente sotto ogni punto di vista.

Poi sono stato messo alla prova ed è iniziato il viaggio nel dolore.

All’inizio ho dato il peggio di me, atrribuendo come spesso accade la colpa di tutto agli altri: tradimenti, meschinità assortite, falsità.

Un po’ alla volta ho capito che la responsabilità era solo mia, dei miei errori, della mia superficialità nelle scelte fatte nel passato, della mia volontà a voler vivere senza profondità,

Visto come ora da lontano direi che non è stato facile, ma se mi immergo di nuovo a come stavo in quel lungo periodo, direi che quelle settimane, quei mesi e quegli anni siano stati l’esperienza più importante e dura della mia esistenza

E comunque, oggi posso dirlo, sono stato ancora fortunato, e se ogni tanto un demone mi trascina nella tentazione di piangermi addosso, qualcosa di molto più saggio e alla fine vincente mi ricorda quello che ho oggi, che è tanto.

Grazie a tutte le persone che mi vogliono bene e buon 2020 a tutti voi.

P.S. Purtroppo il 2019 finisce veramente male

Ho appena saputo che è morta Marcella, la moglie di Gianni De Magistris, una uomo a cui sono affezionato da più di 40 anni.

Non ci sono molte parole, solo il mio affetto per lui e per lei, che ho conosciuto e che era la giusta compagna di una persona speciale.