Questa è l’Italia: per avere il nullaosta dalla Lega Calcio ed entrare negli stadi bisogna sottoporsi ad una specie di caccia al tesoro che dal 1980 ad oggi ha come premio finale l’agognato lasciapassare.
Tra i documenti da presentare c’è pure il certificato relativo alla testata giornalistica, un’attestazione che vienne prodotto dal Tribunale della città dove ha sede la radio, nel nostro caso Prato.
Nessuna traccia di autocertificazione, ovviamente, ma marche da bollo da 16 euro, sì marche, perché le Leghe ora sono due e quindi ce ne vuole uno per la A e uno per la B (Livorno).
Avevo già messo nel conto la perdita di tempo e l’impiego di qualcuno che facesse la lunga fila e trafila, ma non avevo considerato la fantastica realtà del Tribunale di Prato: per proddurre questa straordinaria documentazione (un foglio sempre uguale tutti gli anni) gli uffici sono chiusi dal 4 luglio al 6 settembre.
Fantascientifico: 65 giorni di stop e di ferie e intanto gli imbecilli che hanno bisogno di qualcosa possono tranquillamente aspettare senza fretta…

Il titolo è una provocazione perché so benissimo che i dipendenti del tribunale di Prato non hanno 65 giorni di ferie, il contenuto invece lo confermo in pieno, anzi mi sono sbagliato perché l’ufficio riapre l’8 settembre e quindi il vuoto per chi ne ha bisogno è di 67 giorni e non di 65.
Poi dite e fate quello che volete, ma io cittadino mantengo la PA con le mie tasse e pretendo che mi venga un servizio a cui ho diritto.
Oltretutto ci pago pure la marca da bollo da 16 euro e sono certo che come gli anni scorsi ci vorranno due settimane per stampare UN foglio.