Ancora Londra, ma rispetto ad un anno fa è cambiato tutto e in meglio: per la Fiorentina e soprattutto per me.
L’ambiente è sempre in grande fermento, però sarebbe preoccupante il contrario: da quando seguo professionalmente i viola, non ricordo sei mesi consecutivi di calma.
Va bene così, soprattutto se siamo terzi in campionato e con la consapevolezza che possiamo fare l’impresa di buttare fuori una delle migliori squadre inglesi in uno degli stadi più gloriosi del mondo.
Sale la febbre per la gara, alla fine questi impegni europei prosciugheranno certamente le energie, ma sono l’essenza del calcio ed esserci è un gran segnale.
Ilicic, Kalinic, Bernardeschi, la qualificazione passa da lì, intanto mi godo tre giorni pieni in una delle città più belle del mondo e…avete ragione: fare il giornalista è sempre meglio che lavorare.