Siamo un Paese cattolico, nella peggiore accezione del termine

Un Paese di moralisti, pronti spesso ad entrare in campo solo a parole, quasi mai con atti concreti

Gente che predica bene e razzola malissimo, crociati di battaglie contro la libertà degli altri (leggi divorzio e aborto), ma sempre pronti a darsi giustificazioni per i porci comodi fatti in casa propria. Non è mai colpa nostra

La coscienza va ad intermittenza: funziona per gli altri, sempre.

Per noi, quando corrisponde alle nostre voglie e ai nostri egoismi, si può anche soprassedere.

Al netto di tutto questo, oggi provo un profondo senso di vergogna nell’essere italiano: a più di otto anni dalla morte di Eluana Englaro, siamo ancora senza alcuna legge che permetta ad un essere umano consenziente di disporre della propria vita nel modo che ritiene più opportuno.

O che consenta a chi ha vicino, se lui/lei non è più in grado di farlo, di decidere quando mettere fine alla sofferenza.

Ha ragione Dj Fabo: questa Italia, e dunque tutti noi popolo di moralisti da quattro soldi, lo abbiamo tradito.