Noi sapevamo tutto fin da sabato pomeriggio, così come sapevano i giocatori e anche Foti, che era pronto a non giocare.
Una volta tanto sono orgoglioso della categoria, perché nulla è filtrato, il rispetto per quello che Prandelli stava vivendo è stato totale.
Una cupezza diffusa ha accompagnato il nostro pomeriggio ieri, un senso di tristezza che che non si sarebbe certo dissolta con la vittoria della Fiorentina.
Io sono stato a Orzinovi, era il febbraio del 2005, Manuela non era in casa, ma ci voleva poco per capire l’armonia che regnava in quella famiglia, i valori che lei e Cesare avevano trasmesso ai due figli.
Una storia d’amore cominciata da ragazzi, una storia d’amore vera che ha resistito a tutte le tentazioni di una vita di successi, una storia d’amore da guardare ammirati per quelli della mia generazione (e siamo in tanti) che invece non ce l’hanno fatta a rimanere insieme.
Una storia d’amore che solo il male poteva spezzare.