Balotelli è un provocatore, in campo e spesso anche fuori.
Chi casca nelle trappole mediatiche disseminate lungo il cammino della sua carriera è però perlomeno ingenuo.
Nella vicenda della stazione di Firenze, di cui oggi a livello nazionale si parla più che dei favori arbitrali ricevuti dal Milan, c’è stata una concatenzaione di errori che nemmeno a pensarli potevano venire meglio, o peggio, a seconda dei gusti.
Per quale motivo si vada alle una di notte in una stazione ferroviaria a offendere una squadra avversaria e alcuni giocatori in particolare qualcuno me lo deve spiegare.
Io queste cose con le concepisco: c’è lo stadio per manifestare il proprio dissenso contro questo o quel giocatore, contro chi ti sta sulle scatole.
E’ una questione di civiltà.
Ma nessuno riesce a capire perché il Milan scelga di partire da Firenze dopo la gara di Siena, con tutti i rischi che alla vigilia si potevano facilmente prevedere.
Sembra quasi una provocazione, anche se penso si tratti soprattutto di pessima organizzazione.
Poi la storia di Landucci di cui ho capito pochissimo avendo ricostruzioni assolutamente contrastanti, ma anche in questo caso comunque si tratta di pessima pubblicità per tutti.
Ripeto: Balotelli è un provocatore, ma se la smettessimo di andargli dietro?