Che serata, ragazzi.
Aveva ragione Gianfranco Monti: ci saremmo divertiti tanto e poi bastava essere noi ed improvvisare.
E così è stato, bisognerebbe esserci alla preparazione dei cosiddetti eventi, scalette che cambiano ogni due , tre ore, per essere più o meno stravolte quando davvero si va in scena.
Mi sono divertito come un matto, l’accoppiata con Gianfranco mi pare abbia funzionato alla grande, lui è molto più bravo di me in queste cose, ma mi sentivo così leggero che mi sono messo a fare battute.
Ad un certo punto mi sono anche chiesto: non è che sto esagerando? Che mi faccio prendere la mano?
E veniamo ai grandi: emozione pura nel rivedere Baggio, quei venti metri di campo abbracciati per me non hanno prezzo e meno male che stavolta la foto è venuta.
Poi Bati, davanti alla tribuna: imbarazzo iniziale, perché tutti ormai sapete come sono stati i rapporti negli ultimi tre anni a Firenze con colui che considero il più grande mai visto a Firenze da quando vado allo stadio (Baggio purtroppo è rimasto troppo poco…).
Poi lui mi vede e parte con un “ola, come va?” e allora via con la domanda per il pubblico.
Infine il grandissimo Toldo.
Lo avevo “violentato” alle 19: “devi in tutti i modi salire in campo e lanciare il messaggio per l’sms al 45503”.
E lui (classico): “ma no, dai, mi vergogno…”
“Non fare il bischero”
“Vabbeh, via vengo solo per Firenze”.
Ore 20.50, non si vede.
Vado verso gli spogliatoi per farmelo chiamare: arriva, no lo hanno riportato su, aspetta due minuti.
Intanto il tempo passa e tra poco c’è la diretta del TG1, a quel punto, siccome mi porto dietro da sempre la “puzza della strada”, rompo gli indugli ed entro nel sottopassaggio: saluto alla svelta Pradé e Macia che sono lì, salgo di corsa le scale della squadra ospite e vado a prendermi di persona Toldo.
Il resto lo ha visto chi era allo stadio, ma nessuno tranne il sottoscritto ha sentito il crac del mio collo quando Francesco mi ha stretto affettuosamente andando verso la porta sotto la Fiesole dove quattordici anni fa aveva parato il rigore a Kanu.