Va bene, basta: mi arrendo, non voglio più farmi sangue cattivo con la storia del presidente mancante.
Sono andato a rivederermi tutte le date promesse e poi saltate per arrivare ad una decisione che mettesse la parola fine a questa stucchevole vicenda.
L’ultimo appuntamento dato da Andrea Della Valle era per fine mese, domani siamo al 30 aprile e ancora brancoliamo nel buio.
In fondo, ma proprio in fondo, fanno sul loro e non crederò mai alla storia che i fratelli Della Valle cerchino di proposito il basso profilo: ma perché dovrebbero?
Hanno speso più di 160 milioni, cioè la differenza tra uscite ed entrate, e oggi se vendessero ne prenderebbero forse la metà, se va bene.
Pagano tutti regolarmente, in 18 mesi hanno messo in mano a Corvino oltre 30 milioni: se nell’ultimo periodo hanno questo basso e in fondo ingiustificato gradimento, può essere che abbiano sbagliato tanto nel comunicare?
Io temo che da parte dei Della Valle ci sia anche un problema di attenzione e tempo, si vede che per loro la Fiorentina va bene così a livello di macchina organizzativa e quindi perché intervenire quando magari altre caselle della galassia non sono ancora al loro posto?
Oggi per esempio Mario Cognigni, il più autorevole candidato in assenza di ADV, è stato nominato il rappresentante del gruppo all’interno della Poligrafici Editoriali (impero mediatico che comprende anche La Nazione), evidentemente fa più comodo lì.
Pazienza, sarà per il prossimo appuntamento (che verrà probabilmente saltato).