Certo, ora i giapponesi che ancora difendono l’operato del direttore sportivo negli ultimi due anni diranno che sono fissato con lui.
Poi ovviamente ci saranno quelli che se la prenderanno con Behrami perché “è troppo facile parlare adesso che Corvino è stato fatto fuori”.
Peccato che si tratti dello stesso Behrami che a luglio a Cortina era andato contro la decisione della società, e quindi dello stesso Corvino, di togliere la fascia di capitano a Montolivo…
Non mi pare proprio che lui sia uno che si approfitta della situazione per togliersi dei sassolini, non fa parte del carattere.
Behrami ha semplicemente risposto a delle domande, chiarendo quale fosse il clima che da mesi si respirava in quella Fiorentina in cui ha imperato per sette anni nel bene (quattro anni e qualche mese) e nel male (due anni e qualche mese) il direttore sportivo.
Ecco, a sentire quello che era diventato lo spogliatoio viola forse era meglio se Corvino combinava qualcosa di buono per la Fiorentina, invece di sprecare tutto quel tempo ad annotare le cose che dicevamo in radio, facendo la lista dei buoni e dei cattivi e ingaggiando le sue (inutili) battaglie personali con chi era colpevole di non adorarlo abbastanza.

P.S. Mi sfugge una cosa: mi pare chiaro che Corvino sia da due mesi un corpo estraneo alla Fiorentina e dopo il 18 marzo la sua presenza in sede potrebbe pure essere imbarazzante.
Non fa più niente, però continua a percepire il suo ricco stipendio che non dovrebbe essere lontano da quello di Montolivo, cioè più o meno centomila euro netti al mese.
Ora, lasciando perdere febbraio e marzo per la triste situazione familiare, non sarebbe più dignitoso dare le dimissioni, chiudere qui il rapporto e rinunciare agli ultimi tre mesi, facendo così risparmiare alla Fiorentina seicentomila euro lordi?
Vero che nel calcio non lo fa nessuno (o quasi nessuno: Agroppi, Orrico, Delio Rossi dopo la Juve), ma siccome negli ultimi anni a sentirlo parlare sembrava quasi che assolvesse ad una missione e non svolgesse invece un lavoro lautamente (e anche giustamente, perché è il mercato che fissa certe regole) pagato…