La spina non l’ho mai staccata davvero perché ogni giorno il Pentasport mi teneva impegnato in tutti i sensi, ma la ricarica c’è stata.
Mi pare che le cose vadano alla grande, l’unico pericolo è quello di essere convinti di essere bravi, però c’è Prandelli e non vedo chi meglio di lui terrà alta la spia della concentrazione.
Un altro pericolo, inevitabile con una rosa così ricca, è che appena qualcuno soffre un po’ venga naturale pensare che chi sta fuori sia meglio di chi gioca.
Credo che a questo punto non sia così drammatico se dovessero partire Pasqual e Santana, magari per avere le risorse per puntare a Burdisso.
Comunque vada a finire è uno dei momenti più belle e intensi della storia viola degli ultimi quaranta anni.