E’ chiaro che i tre punti sono importanti, ma oggi pomeriggio ci vuole soprattutto la reazione all’incredibile secondo tempo contro il Basilea.
Non ci sono più le scuse di inizio stagione, dopo oltre settanta giorni di lavoro dovremmo essere entrati a pieno regime e per giunta ci ha finalmente abbandonato il grande caldo per cui vorrei vedere la squadra correre con giudizio per novanta minuti.
Quello che non vorrei vedere è invece l’eccessivo nervosismo, il fallo gratuito che fa piovere cartellini di vario colore.
E vorrei anche capire che anima abbia questa squadra, perché va bene che prima eravamo a volte troppo leziosi, però esisteva un’idea di gioco, di fare calcio che adesso (e sottolineo adesso) mi pare smarrita.
Come in tutte le vigilie sono ottimista e neanche per sogno mi metto a trastullarmi, a proposito della difesa, al giochino “io l’avevo detto”: no, spero come quando me la prendo con un calciatore viola e poi quello segna, di essere spernacchiato dai dirigenti nel prossimo gennaio, quando le cose saranno andate benissimo.