Noi non ce l’abbiamo più e qui conta l’allenatore, perché farsi rimontare così in due partite a distanza ravvicinata è qualcosa che sfugge ad ogni logica tecnica.

La squadra si addormenta, lascia fare all’avversari, oltre a non sapersi difendere, intendo come atteggiamento mentale.

Capisco tutte le motivazioni che portano alla continuazione di un rapporto che assomiglia sempre di più ad uno stillicicdio, ma così si danno alibi ai giocatori, che invece sono colpevoli almeno quanto il tecnico.

Dice: e Corvino?

Certo, ha delle responsabilità anche lui, ma il suo lavoro si vedrà compiutamente nella prossima stagione.

In questa ha giocato d’azzardo e ha perso.

Ha pensato che i titolari fossero ancora in grado di fare i titolari, pur non avendoli presi lui e quindi conoscendoli il giusto, e ha portato delle alternative, alcune scarse, alcune passabili.

E ha scommesso su Sousa, non so quanto convinto e/o costretto, evitando il bis del 2005, quando “licenziò” Guidolin e prese Prandelli: qui gli è mancato il fiuto, e credo che se ne stia pentendo amaramente.