Dire che la Fiorentina non si discute, ma si ama è una banalità che sopporto a fatica, un po’ come la storia di metterci la faccia solo perché una persona si prende delle responsabilità, cosa che nella vita si dovrebbe sempre fare.

Alla Fiorentina si può volere bene in tanti modi e io non credo che contestare ad ogni partita proprietà, dirigenza e responsabile tecnico sia un modo per dimostrarlo, questo è il senso del mio intervento radiofonico di ieri e del successivo lungo faccia a faccia con i tifosi.

Un concetto che secondo me vale per tutti: giornalisti, opinionisti e tifosi.

Recuperare come abbiamo fatto col Sassuolo è qualcosa di importante, che dimostra una forza interiore che sinceramente faticavo ad intravedere e forse, volendo bene alla Fiorentina, si potrebbe partire da lì nelle analisi e non dagli sbagli (molti) fatti negli ultimi tempi da Della Valle, Cognigni, Corvino, Pioli.

Non sono affatto contento di come stanno andando le cose, siamo sotto la sufficienza, ma alcuni dati sono incontrovertibili: non abbiamo alternative ai Della Valle, che si fida sempre e solo di questi dirigenti.

Fino a gennaio non possiamo cambiare niente sul mercato e almeno fino a giugno non possiamo neanche cambiare Corvino.

Forse potremmo sostituire Pioli, scelta per me profondamente sbagliata, ma con chi? Donadoni? Reja? Zeman? Malesani?

A me pare che questo sia un gruppo serio, ci sarà anche qualche mela marcia, ma evidentemente la sanno nascondere bene, e quindi qui è un problema di resa tecnica che è parecchio inferiore alle aspettative, vedi alla voce Pjaca, Gerson, Simeone, Lafont e anche Veretout, ma non per colpa sua.

Cinque titolari su undici, fate voi, in più c’è Chiesa, bravissimo, ma con appena due gol in quindici partite.

Però dopo aver rimontato due volte in 45 minuti contro chi stava sopra a noi in classifica si parla di Corvino, dei Della Valle e compagnia cantante…