Altra tornata senza risposte e non potete immaginare quanto mi dispiaccia, ma veramente non riesco a fare tutto e allora preferisco introdurre argomenti nuovi, anche perché il mio pensiero sul post precedente penso e spero che sia stato abbastanza chiaro.
Dunque, Montolivo.
Abbiamo cominciato a parlarne all’inizio del blog, addirittura nel dicembre 2005, accompagnandone, se così si può dire, l’ intera evoluzione calcistica.
Quelli che oggi mi acccusano di aver dubitato delle sue qualità si sbagliano: ho solo evidenziato dove poteva migliorare, per esempio nelle realizzazioni, invitando tecnico e tifosi a crederci del tutto oppure lasciar perdere.
E oggi siamo ad un livello di maturazione ottimo, per merito suo e di Prandelli, ma ho letto e sentito le solite esagerazioni che spesso accompagnano il dopo di una prova eccellente: Baggio, Antognoni, Rui Costa, tanto per capirci.
Credo invece che sia meglio andarci piano, per il suo ed il nostro bene, anche se il ragazzo, come il suo amico Pazzini, ha la testa da calciatore vero ed una maturità interiore invidiabile per uno della sua età.
Coccoliamocelo e teniamolo stretto per il prossimo decennio, ma senza mettergli addosso pressioni o aspettative eccessive.