Cominciamo subito a sgombrare il campo da possibili equivoci: Corvino è il numero uno nel suo mestiere ed è una fortuna che sia alla Fiorentina.
Come tutti noi comuni mortali non è esente da difetti, che però sono ampiamente compensati dai pregi.
E però ci sono delle cose che mi sfuggono.
Tipo: perché ora, in pieno mercato di gennaio, uscirsene con questi atti di dolore malinconici che invitano tutti noi a smettere di sognare scenari tricolori.
Le cose che afferma Pantaleo le ho scritte più di un anno fa su questo blog e figuriamoci dunque se non sono d’accordo con lui.
Ma il vento pare cominciare lentamente girare e forse davvero arriveremo in un paio di stagioni a risorse più o meno uguali per tutti.
E allora, perché questo inno al pessimismo?
Siccome mi rifiuto di andar dietro a pensieri dietrologici (cioè che questo sia un messaggio cifrato per i Della Valle, per invitarli a spendere di più), mi interrogo e continuo a non capire.
A meno che, come nella boutade su Cassano, non sia un modo per distrarre l’ambiente dalla considerazione che nelle ultime due partite abbiamo racimolato un solo punto.