Chiusa la fase dialettica post Parma, con annesse considerazione, adesso entriamo davvero in apnea per domani sera.
Io ricorderei pure che non è questione di vita o di morte vincere la gara, nel senso che pure un pareggio ci terrebbe in corsa per la qualificazione.
Lo dico per smorzare un po’ la tensione da ultima spiaggia, poi è chiaro che vorrei andare in Inghilterra bello sereno e occuparmi dell’estetica dell’Anfield piuttosto che delle condizioni di Torres e Gerrard.
La formazione è un mistero, in partite come queste si tende a rischiare il giocatore incerto e sto pensando soprattutto a Gamberini, ma bisognerà vedere quanto può essere rischiato per non fare frittate successive.
Mutu e Jovetic (tra poco è un mese che manca!) invece no, non penso che nemmeno Prandelli ci faccia un pensierino.
Lo stadio deve essere lo stesso ammirato contro il Liverpool, tutti ci dobbiamo mettere qualcosa.
Da parte mia riprovo col fioretto sulla radiocronaca: se segnano Castillo, Natali o Jorgensen (cioè uno dei tre il cui ingaggio o rinnovo di contratto per un motivo o per l’altro mi è sembrato sbagliato) sono pronto a cedere di nuovo il racconto della prima e decisiva partita di Coppa Italia a Leonardo Bardazzi, e chi mi conosce sa quanto mi “costi” una cosa del genere.