Gli oltre 15mila abbonamenti, che potrebbero diventare 20mila prima che cominci il campionato, mi hanno confermato due quasi certezze che avevo da tempo.
La prima è che il tifoso viola è “fidelizzato” a prescindere da chi si compra o si vende, e questo è un patrimonio insetimabile che nessun dirigente e nessuna proprietà deve mai scordare.
La seconda è che il microcosmo internettiano ha una valenza davvero relativa rispetto alla massa delle persone che amano la Fiorentina.
Posso permettermi di dire una cosa del genere senza che venga tirata fuori la storia della volpe e l’uva perché dalle ultime statistiche questo blog batte come visitatori tutti i siti che parlano di Fiorentina a parte tre (e qui immagino già una bella lettera al direttore che chiede spiegazioni…).
Ebbene, a leggere i commenti lasciati qui o altrove sembrava e sembra che sulla Fiorentina si sia abbattuto di tutto, che si sia nelle condizioni pre fallimento.
Ma il fatto è che i siti (e quindi anche questo blog) sono molto autoreferenziali e rappresentano una minima parte degli umori popolari.
Tanto per essere chiari, un articolo di Giorgetti sulla Nazione, di Calamai sulla Gazzetta, di Rialti su Stadio o di Ferrara su Repubblica (e lascio perdere per eleganza Picchi o Di Caro sul mio giornale) incidono molto, ma molto di più di un mio post o di un fondo di Pestuggia o altri sui propri siti (il problema è che Saverio lo sa, altri invece no…).
Non parliamo poi delle trasmissioni radio, che tra l’altro, al contrario dei giornali, sono pure gratuite.
Basta pensare all’eco dello scontro Meucci-Calamai nel Pentasport di ieri, che non ho ascoltato e che quindi non posso giudicare se non sottolinenando che Marco ha dimenticato di premettere che le sue erano impressioni personali e non riguardavano la linea editoriale di Radio Blu.
Tornando quindi a internet e dintorni, invito tutti ad essere meno assolutisti e più sereni nelle proprie posizioni, anche perché la prima partita ufficiale seppellirà montagne di chiacchiere e congetture.