Ne ho fatte tante di serate con i giocatori in mezzo ai tifosi, ma l’entusiasmo di ieri per Jovetic non l’avevo mai visto.
Sto parlando ovviamente in relazione ai vent’anni del ragazzo, perché Antognoni, Baggio, Bati, Rui e Toldo erano e restano fuori concorso, però nemmeno Robertino a quell’età accendeva così tanto il popolo viola.
Mentre lo guardavo firmare disciplinatamente decine di autografi e prestarsi a tutte le foto richieste, ho cercato di intuire i motivi del suo successo, al di là del campo: fa tenerezza.
E’ educato, non imponente fisicamente, fatica ancora a parlare italiano, sembra sempre chiedere permesso.
E poi ha, appunto, vent’anni, gioca in un ruolo che accende la fantasia e tutti noi abbiamo voglia di tornare giovani e rivedere le vecchie magie.
Per i ragazzi invece è un punto di riferimento, perché in campo sembra un fumetto talmente è rapido e fuori è proprio come uno di loro.