C’entra tutto: Mazzoleni, la sfortuna e anche l’incapacità di concretizzare la nostra superiorità nel secondo tempo.

Venti minuti bellissimi, però senza segnare e alla fine questo conta moltissimo.

Aggiungiamoci che quando prendiamo reti è come se ci avesse tradito la moglie e ci sgonfiamo perché colpiti allo stomaco non reagendo mai, almeno per un lasso di tempo un po’ troppo lungo.

Resta la prestazione, raramente così convincente a San Siro, e resta l’immagine di un Chiesa superlativo, ormai consacrato su livelli altissimi: giochiamo bene, a tratti molto bene.

Ottima l’uscita di Cognigni a fine gara, anche questo aiuta a compattare l’ambiente e se anche uno come Antognoni alla fine si arrabbia forse è il caso di porsi qualche domanda sulla direzione arbitrale, al di là delle prese per i  fondelli di Spalletti.