Me la sto gustando più stavolta delle due precedenti occasioni, questione di sensibilità.
Nel 1997 non era bella come ora e nel 2009 ero abbastanza di corsa, come è del resto è sempre stato fino ad un po’ di tempo fa.
Il clima aiuta, qui sembra di essere ancora in estate, ma è anche la gente che ad una superficiale visione sembra molto impegnata e piuttosto soddisfatta della vita.
La squadra contro cui giochiamo domani continua ad apparirmi piuttosto misteriosa e domani farò una full immersion per entrare nella gara, perché poi è un po’ come per i giocatori: Inter-Fiorentina si prepara radiofonicamente da sola, Belenenses è molto più difficile.
Qui tutto costa meno che in Italia, un caffè (buono) 60 centesimi, la metà di un bar del centro fiorentinmo e stasera ho cenato a base di baccalà con meno di 20 euro.
Della partita di domani pare non freghi niente a nessuno, sono tutti concentrati sul Benfica che sta perdendo a Madrid, qualche ora fa mi sono visto il museo di Eusebio che chiudeva proprio stasera: emozionante per noi ragazzi (si fa per dire) degli anni sessanta.
Domani le emozioni me le aspetto da Pepito, in fono Belenenses è un quartire non troppo diverso da Villareal…