Non ho un’idea precisa di chi abbia ragione tra il Comune e la Fiorentina e non è neanche così importante dover dare ragione a qualcuno oggi.
Certo, dalle parole della dimissionaria Barbara Cavandoli affiora una realtà che si fatica a capire se non si è dentro la trattativa.
Aspettiamo dunque la risposta della società ai rilievi mossi dall’ex assessore allo sport, se mai questa risposta ci sarà, ma ripeto: qui non si tratta di decidere da che parte stare come se dovessimo stabilire se deve giocare Kroldrup o Natali.
Mi chiedo dunque che senso abbia scagliarsi contro Della Valle o Renzi.
E’ una partita di scacchi, un braccio di ferro tra due uomini (anzi tre, con Andrea Della Valle) tra cui non è mai scoppiata una forte empatia, che aiuta sempre in questi casi, e che sanno bene che qualcosa dovranno concedere all’interlocutore.
Spero che i tempi si accorcino e che si arrivi al più presto al confronto diretto, in cui dirsi tutto ma proprio tutto per evitare di portarsi dietro pregiudizi e sospetti.
Questo penso delle dimissioni di Barbara Cavandoli, una signora molto dinamica e mi pare di grande onestà intellettuale, che non ho neanche fatto in tempo a conoscere.